Vogliono "trasparenza e chiarezza nella gestione del servizio"
ASCIANO. Evidentemente ha un costo anche il rispetto delle persone. Non possiamo spiegarci altrimenti il totale rifiuto dell’amministrazione e del segretario comunale per le domande che abbiamo posto loro. Eppure leggi e regolamenti non ne fanno menzione. Dopo mesi di attesa e di continua richiesta di dialogo, siamo giunti alla decisione di chiedere queste risposte pubblicamente e, a questo punto, chiediamo che ci venga risposto pubblicamente, a mezzo stampa.
Chiediamo dunque a persone precise – l’amministrazione e il responsabile dell’area “servizi al cittadino”, che ricopre anche gli incarichi di segretario comunale e direttore amministrativo – qualcosa di ben preciso – trasparenza e chiarezza nella gestione del servizio di asilo nido.
Vorremmo chiedere, innanzi tutto, perché il bando per l’assegnazione dei posti e, di conseguenza, la graduatoria escano così tardi; è infatti possibile fare domanda soltanto tra il primo e il trentuno di luglio e la graduatoria viene resa pubblica entro la fine di agosto, periodo in cui chi ha davvero bisogno deve essersi già organizzato in qualche modo. Vorremmo anche suggerire l’opportunità di specificare quel parametro che, sebbene possa sembrare superfluo, non lo è di certo: il numero dei posti messi in palio. Perché poi non fare un cenno al modello ISEE o, meglio, al fatto che non viene richiesto né per la redazione della graduatoria, né per il calcolo della retta che la famiglia deve pagare, nonostante due leggi regionali lo impongano. Ci sarebbero tante altre piccole domande che avremmo voluto fare personalmente al sig. segretario comunale che, purtroppo, non ha partecipato all’incontro cui lo abbiamo invitato, avendo qualcuno ritenuto inopportuno disturbarlo per così poco.
Ma veniamo al suddetto “così poco”. Dalla rosea situazione appena descritta emerge, come una splendida alba, la beffa del settembre scorso. Ai genitori che avessero voluto vincere uno di questi non-si-sa-quanti posti comunali è stato chiesto di fare domanda specificando “tempo pieno” o “tempo parziale”. Il 25 di agosto un telegramma annuncia il verdetto alle fortunate famiglie che, dal primo settembre, iniziano a portare i figli all’asilo. Tutto perfetto, se non fosse che la graduatoria ufficiale è redatta soltanto l’8 settembre e che ai veri assegnatari dei posti – soltanto a tempo parziale, tra l’altro – la comunicazione arriva soltanto il 17 dello stesso mese. Questo piccolo errore ha causato qualche problema: genitori convinti di avere avuto il posto comunale ma invece no; genitori convinti di avere il posto a tempo pieno ma invece no; genitori che, a causa di questo “piccolo inconveniente”, hanno perso la possibilità di cercare altre forme di sovvenzione per la retta del nido del proprio figlio, come ad esempio il voucher regionale che finanzia fino ad un massimo di € 300,00 mensili.
Non ci sogniamo neanche di chiedere più servizi e servizi migliori a chi ha così tanta difficoltà a concepire l’importanza della chiarezza negli affari pubblici e del rispetto delle persone, facciamo un passettino alla volta. Intanto chiediamo una risposta pubblica da tutte le persone chiamate in causa, per collettiva o individuale che essa sia, e magari l’impegno a che il regolamento comunale in merito alla questione diventi qualcosa che meriti questo nome.
Comitato spontaneo dei genitori
(foto di repertorio)