Chiedono il risarcimento per i danni seguiti all'acquisto di Antonveneta
Di conseguenza, come preannunciato anche in precedenti articoli sul Cittadino online, prende il via l’iniziativa dei dipendenti del Monte dei Paschi di costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento dei danni subiti e subendi sia in qualità di soci che di lavoratori. Come già noto, un primario Studio legale di Siena, il cui dominus è l’avvocato Luigi De Mossi, ha già dato la propria disponibilità per la conduzione dell’azione. A rispondere delle nostre richieste risarcitorie saranno chiamati gli ex vertici della Banca unitamente alla stessa Azienda.
Per consentire il reperimento di tutta la documentazione utile e necessaria ai fini di un’efficace tutela legale, attesa la vicinanza dell’udienza si pregano tutti coloro i quali desiderano partecipare all’iniziativa di inviare la loro adesione all’indirizzo e mail causamontepaschini@libero.it, da me gestito, entro il 10.2.2014, indicando i dati anagrafici, il numero di matricola e quello di un cellulare. Ricordo che potrete inoltre contattarmi al numero 366/2119410.
Desidero sottolineare che possono partecipare anche i dipendenti licenziati (dirigenti e non), esternalizzati, esodati e pensionati successivamente all’anno 2008.
Di seguito l’elenco della documentazione, il cui reperimento e raccolta potranno essere delegati, da ciascun aderente, allo Studio legale suindicato:
1) In via preliminare il proprio contratto di lavoro con la Banca Mps o altra Banca poi fusa con la capogruppo;
2) I documenti legati alla propria vicenda lavorativa (licenziamento, esternalizzazione, prepensionamento, contratti di solidarietà): tutto ciò successivo all’operazione Antonveneta, compresi i documenti relativi alla perdita o mancata corresponsione del Vap e/o premio di rendimento;
3) La certificazione del numero di azioni MPS possedute, del loro prezzo di carico e di quello di avvenuta vendita;
4) Ogni altro dato e documento utile ai fini risarcitori (certificati malattia, invalidità e ogni altra attestazione che possa provare un danno connesso alla vicenda Antonveneta, anche biologico od esistenziale).
Lo Studio Legale citato è contattabile, al numero 0577/533085, per qualsiasi chiarimento tecnico e lo stesso provvederà a mettere a disposizione, in via riservata, sia la sua nota spese che quella del consulente che dovrà quantificare i danni economici subiti, nonché le spese vive per lo spoglio del fascicolo, che saranno suddivise tra tutti i partecipanti. A tal fine è necessaria una specifica richiesta da inviare all’indirizzo e mail agsegreteria@studiolegaledemossi.it.
Due raccomandazioni importanti.
Data la vicinanza della scadenza, si prega di affrettarsi a rendere nota la decisione di partecipare e comunque di farla pervenire entro e non oltre la data del 10.2.2014.
Inoltre, tenuto conto dell’importanza dell’iniziativa, vi pregherei di inviare l’adesione solo dopo un’attenta valutazione complessiva, in modo che la stessa sia da considerarsi definitiva.
Una volta constatato il numero dei partecipanti, comunicheremo la data ed il luogo in cui incontrarci per firmare le deleghe all’avvocato De Mossi e rilasciargli un anticipo di spesa.
Ancora una volta desidero sottolineare quale grossa ingiustizia noi dipendenti siamo stati chiamati a sopportare e continueremo a subire in futuro, sia dal punto di vista economico che esistenziale, a causa di scelte e comportamenti compiuti dagli ex vertici del Monte, con l’acquiescenza e forse il concorso di altre Istituzioni che a vario titolo sono state attrici nell’acquisizione di Antonveneta.
L’iniziativa proposta è l’ultima e unica rimastaci non solo per recuperare gli emolumenti ex contratto e le altre prestazioni economiche non erogate dall’Azienda, così come per ottenere un risarcimento per tutti gli altri danni subiti, ma anche per manifestare la determinazione dei dipendenti – spero tanti – nel non accettare soprusi e nel preservare la loro autonomia.
Infine voglio ricordare a tutti che un gruppo di dipendenti e cittadini di Siena ha depositato un esposto sulle sponsorizzazioni effettuate dal Monte dei Paschi, seguito dal predetto Studio legale, proprio per evitare che una gestione di tal fatta della Banca ricada sulle spalle dei dipendenti, dei cittadini e di un territorio totalmente incolpevoli.
Non si può far pagare i costi di una conduzione siffatta agli ultimi della fila.
Marco Sbarra