"Giù le mani da Lecce, signor Viola!!"
LECCE. Ieri all’assemblea dei soci di Banca Monte dei Paschi di Siena a seguito delle domande rivolte ai manager sulla vicenda MPS-Fruendo sugli ultimi accadimenti giudiziali le parole di Fabrizio Viola sono state inaccettabili.
Sulle vertenze in merito all’operazione di esternalizzazione di 1066 lavoratori è stato detto che la Banca vanta vittorie a Lecce e a Roma ed una sola sfavorevole a Siena. Facciamo un po’ di chiarezza e diamo un po’ di numeri REALI.
Siena: cuore della Banca nonché sede legale. I ricorsi presentati erano ben 6 ed a seguito di un accorpamento, la sentenza è stata unica. Sentenza favorevole per 250 lavoratori.
Roma: unico ricorso e sentenza (di otto paginette) a favore della Banca, paradossale dove si nomina l’accordo sindacale come se fosse Vangelo a garanzia del fatto che il ramo d’azienda esistesse prima della cessione a Fruendo. Sentenza sfavorevole a 112 lavoratori.
Lecce: nessuna sentenza di merito a favore della Banca! Le sentenze che l’amministratore delegato nomina sono dei procedimenti di urgenza, 11 rigetti per la mancanza dei requisiti necessari, carattere di urgenza e di pericolo (c.d. periculum in mora e fumus boni iuris art. 700 c.p.c). I lavoratori ricorrenti, in varie date, sono stati circa 30. Molti dei quali avviliti dall’esternalizzazione avendo maturato i requisiti utili ad utilizzare lo scivolo pensionistico che da li a poco si è materializzato in Banca.
Quindi caro Sig. Viola, ma di cosa sta parlando? Se vogliamo parlare di numeri, essendo il suo mestiere, perde miseramente: 6 ricorsi a favore per 250 lavoratori a Siena ed uno solo sfavorevole (??) per 112 lavoratori a Roma. Calcisticamente 6-1 ma numericamente 250 a 112!
Come può includere e paragonare un giudizio di merito ad un procedimento di urgenza che i lavoratori hanno ritenuto di percorrere per rabbia e per orgoglio, nonché di fiducia nella magistratura per un grave torto subito?
La invito caldamente a pesare le parole. Lei non parla di numeri, di percentuali, di slide, di riserve, di crediti deteriorati, di bond, e diavolerie varie, LEI STA PARLANDO DI PERSONE! Forse lei non si pone il problema del mutuo da pagare, dei figli da mandare a scuola, delle bollette a fine mese e dell’incertezza sul futuro. Già! Lei percepisce da un milione di euro in su all’anno, come fa a percepire umane sensazioni… Ma capisco anche che, in un’assemblea societaria, è difficile ammettere i propri errori e le proprie mancanze.
Vedremo a Lecce cosa succederà e vedremo se ci sarà una sentenza in stile senese o romano, in ogni caso sappia che non ci fermeremo fino alla Cassazione e daremo cara la pelle!!
Dal Salento con orgoglio.
Un dipendente