Ben vengano le “battaglie elettorali”, ma per favore vediamo di riferire cose esatte! Come ad esempio che nel 2004 la Lista Civica ancora non esisteva e allora perché nominarla ancora una volta in un contesto che proprio allora non la riguardava!
Ebbene, si ricorda al nostro Comune che il Consiglio di Stato, Sezione Seconda, ha espresso un “parere” e non una sentenza come ha erroneamente scritto nel proprio Comunicato.
Secondo si ringrazia la nostra Amministrazione per aver richiamato il provvedimento del Tribunale di Siena di quasi tre anni, che tuttavia non ha affrontato la questione della realizzazione della moschea, bensì la ammissibilità di un referendum. Ed allora, cerchiamo di riportare i fatti per quelli che sono e non soltanto lanciare a caso sui giornali avvenimenti che non sono pertinenti con la questione del ricorso, nel tentativo di creare confusione e colpire la gente che legge, sferrando attacchi personali, oltretutto in prossimità delle elezioni.
Terzo. Quanto si legge nel Comunicato del Comune è ripreso dal parere del Consiglio di Stato ma forse, e qualcuno non se ne è accorto, conferma ulteriormente quanto il Comitato “Giù le mani dal Parco”, nella persona del Suo Presidente Letizia Franceschi ha riferito con la sua poca onestà intellettuale.
Tutte le censure che sono state mosse dall’Autorità Giudicante Amministrativa mettono in luce delle irregolarità del ricorso promosso dai cittadini della Badia che sono risultate pregiudiziali a tutto il resto, giungendo pertanto a dichiarare l’inammissibilità del ricorso, ma non si legge da nessuna parte che l’azione amministrativa intrapresa e portata avanti dal Comune sia stata compiuta nel rispetto delle norme amministrative, e che dunque nel merito la loro azione sia stata assolutamente regolare.
Ed il Consiglio di Stato mai avrebbe potuto esprimere qualcosa del genere, per il semplice fatto che si è fermato prima, quando ha rilevato che il nostro ricorso non andava bene e evidentemente lo ha dichiarato inammissibile. E difatti si legge testualmente nel parere che “ il ricorso è inammissibile sotto i profili esaminati che appaiono assorbenti nei confronti delle varie eccezioni sollevate e non esaminate"
Non sta certo ai consiglieri della Lista Civica né tantomeno al Presidente del Comitato spiegare alla nostra Amministrazione cosa significa inammissibile, o forse si. Magari è opportuno ribadire che se un ricorso fatto dinanzi ad un Giudice viene dichiarato inammissibile, vuol dire che non si esamina il merito, ovvero non si guarda al contenuto ed ai fatti. Ed allora quella stessa onestà intellettuale che è stata contestata senza motivo al Presidente del Comitato, avrebbe dovuto portare la nostra amministrazione a riconoscere che quanto da loro evidenziato del parere del Consiglio di Stato, non costituisce una pronuncia di assoluta legittimità della loro azione amministrativa, ma semplicemente che il nostro ricorso non aveva i requisiti di legge richiesti e che dunque il ricorso non sarebbe stato mai discusso nel merito. E quella stessa onestà intellettuale avrebbe dovuto portare loro a riflettere sul fatto che la pronuncia del Tribunale di Siena nulla ha a che vedere con il ricorso al Consiglio di Stato, laddove qua si parla di questioni amministrative, mentre il Tribunale di Siena giudicò su problemi ben diversi che toccavano la legittimità di un quesito referendario.
Il Presidente del Comitato I Consiglieri Comunali
Letizia Franceschi Leonardo Fiore – Mauro Bruni