ASCIANO. Problema lupo, per molti lo è per altri solo un motivo per raggranellare soldi. Veniamo ai fatti; già alla fine degli anni novanta la presenza del lupo si presentava come una situazione da affrontare, ma la cecità degli amministratori, o forse meglio dire l’incapacità dei medesimi, impedì di affrontare quest’argomento con le dovute attenzioni, così arriviamo a oggi quando la situazione è davvero precipitata e ora?
Ora possiamo solo assistere alle continue stragi di ovini, agli attacchi sui suini allo stato brado, addirittura ci sono stati attacchi agli animali vaccini e dulcis in fundo attacchi alle persone fisiche, ma tutti tranquilli, perché la regione Toscana, insieme all’UPI (associazione delle provincie d’Italia), insieme all’ANCI (associazione nazionale dei comuni d’Italia) insieme a quasi tutte le associazioni animaliste e ambientaliste, ha deciso che il lupo deve essere salvaguardato perché lo prevede la comunità europea, che i cani inselvatichiti dovranno essere catturati e sterilizzati, e scusate se a questo punto mi viene da sorridere perché il come non è scritto. Ma ancora di più m’indigno, pensare che mentre gli agricoltori, in assoluta buona fede, con un carico di buon senso che da tempo dovrebbero aver perso, si impegnano in discussioni, anche a mezzo stampa, per far valere le proprie ragioni, le associazioni alle quali appartengono, leggi Coldiretti, Cia e Confagricoltura, sottoscrivono un documento, nel quale si pensa a spendere soldi senza soluzioni in materia ma solo per la ricerca di non sappiamo cosa.
Almeno secondo questi soggetti, il lupo deve essere assolutamente salvaguardato, e se un giorno si avvicineranno troppo a un agriturismo, magari facendo del male a un bambino? E se un giorno attaccheranno un ignaro cercatore di funghi? A un cacciatore, almeno nella nostra provincia, è già accaduto, fortuna che era scaltro, giovane e in buone condizioni fisiche.
Non ci siamo, mi pare proprio che si possa dire di aver perso la logica delle cose, il lupo, negli anni passati era quasi sparito perché l’uomo si era difeso, perché aveva semplicemente curato i propri interessi, perché voleva poter vivere del proprio lavoro, e ora, di sicuro valgono più gli animali degli uomini, i cinghiali e i caprioli creano danni impossibili da sostenere, i lupi insieme agli ibridi e i cani inselvatichiti uccidono il bestiame che secondo questi signori, titolati a curare i nostri interessi, ha meno valore dei predatori.
La regione Toscana ha messo a disposizione, aggiungo io se li avrà, quattromilioni nel triennio duemilaquattordici duemilasedici, per interventi d’informazione sulla biodiversità, per accrescere la conoscenza, per azioni di lotta al randagismo,per misure dedicate alla tutela del canis lupus ( lupo), per gli strumenti di programmazione, e per i pastori? per gli allevatori di suini ? Per gli allevatori di bestiame in genere? A quelli, forse ci penserà la provvidenza.
Una considerazione conclusiva mi pare d’obbligo, l’uomo, con il sudore del suo lavoro, con il suo impegno quotidiano, e soprattutto a tutela della sua incolumità, ha la necessità di arrivare per primo nella considerazione degli altri uomini, soprattutto tra quelli che governano
Drinn è il suono della sveglia, l’agricoltura è rimasta forse l’unica risorsa reale dei nostri territori, ed essa per prima deve essere tutelata, e se non ci riusciamo con le buone, adottiamo misure drastiche, che non si chiamano recinti, dentro a questi mettiamoci pure gli animali da salvaguardare, ma salviamo le nostre tradizioni fatte di buon grano, di buona carne, di buon latte, di buon vino, di buon formaggio e di buoni salumi, se questo non può essere a causa degli animali selvatici essi dovranno per forza essere considerati nocivi, e allora vanno trattati come i malavitosi che vengono arrestati e isolati dal resto della società, accettereste voi che vi rubassero il conto in banca? Perché lo devono accettare gli agricoltori?
Massimo Mori