Una curiosa anomalia colpisce un numero locale
MONTALCINO. Vorrei raccontarvi la cronaca di una serie di fatti che nella loro banalità trovo un po’ strani. Premetto che, di solito, pongo dei limiti al concetto di coincidenza, ma allo stesso tempo credo di essere anche abbastanza immaginifica e aperta …, ma qui non so proprio darmi una spiegazione ragionevole.
Una dei miei figli ha lasciato l’Italia per un periodo ‘sabbatico’ che forse sarà abbastanza lungo (le ragioni di questa decisione appartengono a lei e non è questa la circostanza in cui ne voglio discutere). L’attuale destinazione di questa mia figlia – il Myanmar – è risaputa nel paese in cui abitiamo – Montalcino – e tra i suoi numerosi conoscenti e amici ha suscitato domande, perplessità, ipotesi, consenso e quant’altro, come accade in tutti i paesi piccoli, in questi casi.
Mia figlia è giunta all’inizio della scorsa settimana in Myanmar e quattro giorni fa, giovedì sei settembre, alle cinque del mattino mi son svegliata e l’ho chiamata, non avendo ancora avuto sue notizie. In verità, ho “tentato” di chiamarla, componendo il prefisso per il Myanmar – 0095 – ma sono incappata immediatamente nel messaggio automatico della Telecom che dice: “l’utente non è abilitato a questo tipo di chiamata”.
Tra tutti i pensieri – un po’ confusi, data l’ora antelucana – che mi sono venuti, il primo è stato quello di aver sbagliato a comporre il prefisso. Ma, rifatto il numero, il messaggio è stato lo stesso. Ho quindi provato a fare un bel po’ di prefissi – iniziando con quelli che conosco a memoria – e ho capito che il problema non riguardava le chiamate internazionali, perciò ho supposto che ci fosse un intoppo verso i paesi dell’area sette – quella del sud est asiatico, per intenderci – e ho provato perciò a comporre il prefisso del Bangladesh: era libero, poi ho fatto quello dell’Indonesia: idem, quelli della Corea del Sud, dello Sri Lanka, della Thailandia e così via: tutti accessibili. Subito dopo, ho rifatto lo 0095, ma il messaggio era sempre lì e dura tutt’ora, mentre scrivo.
Naturalmente poi giovedì ho raggiunto mia figlia in altro modo (con comprensibili complicazioni, ansia e costi), ma restava il fatto – molto singolare – che non riuscivo a comporre il prefisso del paese in cui lei sta ora: solo quello! Dopo aver fatto verificare dall’operatore delle chiamate internazionali che non c’erano problemi di linea, in generale, verso il Myanmar, sono uscita di casa e ho provato a fare lo 0095 su due diversi telefoni del paese in cui abito: nessun problema, il Myanmar risultava accessibile da tutti gli altri telefoni.
Non mi è restato che chiamare il 187 e spiegare, quanto ho scritto fin qui, all’operatore che ha risposto. Il quale ha verificato ogni ipotesi possibile, spiegandomi anche che poteva essere stato attivato un “blocco anti-frode”, nel caso la Telecom avesse avuto evidenza di improvvise chiamate molto lunghe (?) verso quello specifico paese.
Qui si aprirebbe un altro capitolo, perché questa risposta mi ha lasciata sbalordita (ma come, se un giorno faccio una telefonata di due ore in India, poi la Telecom mi blocca le telefonate verso quel paese senza preavvertirmi in alcun modo?). Ma questa è un’altra storia, e ho subito contestato all’operatore questa possibilità; poi lui stesso – ricontrollando la mia posizione – ha corretto questa possibilità, perché nella mia scheda non ha trovato alcuna evidenza di questo genere; anzi, non ha trovato proprio niente.
Ho sollecitato perciò l’operatore affinché venisse eliminata l’anomalia che aveva colpito il mio numero di telefono e sono stata rassicurata in merito. Dopo alcune ore, infatti, mi ha chiamato un altro operatore – Michele – anche lui cortesissimo, però era meno ottimista circa la soluzione, dicendomi che stavano occupandosi del caso, ma ci sarebbe voluto di più di quanto avevano previsto, perché dovevano risalire al punto in cui si era verificata l’anomalia, e ciò non era cosa immediata né facile.
A Michele, così gentile e comprensivo delle ragioni della mia ansia, non potevo che rispondere con altrettanta gentilezza, ma gli ho sottolineato che stavo anche subendo un danno rilevante a causa di questa anomalia: un danno sotto diversi profili, date le circostanze
Ma la giornata di giovedì è trascorsa con un nulla di fatto: componendo lo 0095 ascoltavo sempre lo stesso disco. È chiaro quindi che il mio primo pensiero, venerdì mattina sette settembre, è stato quello di tornare a chiamare immediatamente il 187. L’operatrice, Donatella, anche lei gentile e solerte, aveva ben presente il mio caso e sapeva che ‘ci stavano lavorando’; però anche a Donatella ho fatto presente che stavo subendo un danno, senza alcuna causa ‘maggiore’ a cui appellarsi, avendo in risposta ancora gentili rassicurazioni.
Nel pomeriggio di venerdì, infine, mi ha chiamata – a casa – un signore della Telecom, questa volta con un’aria più autorevole e con un approccio più personale, e mi ha dichiarato – come se fosse la cosa più naturale del mondo – che l’anomalia sul mio numero di telefono non poteva essere riparata fino a lunedì (oggi, 10 settembre), perché il ripristino del mio accesso allo 0095 doveva essere fatto manualmente, presso la centralina Telecom locale, dove sta l’anomalia e i tecnici fino a lunedì non potevano metterci mano.
Mentre scrivo, sto ancora attendendo che il mio numero telefonico sia rimesso in grado di accedere allo 0095, magari insieme alla spiegazione di questa serie di coincidenze dal sapore quasi …soprannaturale!
Silvana Biasutti