Lettera dei Pirati informatici italiani al ministro della Difesa
SIENA. Riceviamo e pubblichiamo una nota dall’Associazione Pirati Informatici della PA italiana, segnalata da Siena Pirata.
“Gentile Ministro della Difesa Crosetto,
dopo attenta e ponderata riflessione stimolata dalle Sue affermazioni durante l’audizione parlamentare sulla sicurezza cybernetica[1], volevamo confermarle che accettiamo la Sua offerta, che riteniamo migliorativa rispetto alla nostra situazione attuale.
La nostra associazione, composta da Pirati Informatici buoni, che lavorano negli uffici ICT delle PA italiane, i cosiddetti “white hat”, ha come obiettivo il miglioramento, la tutela e la protezione delle infrastrutture informatiche della PA italiana. E’ un po’ anche merito nostro e del nostro lavoro se i quotidiani e continui attacchi alle PA italiane non vanno quasi mai a segno.
Come ben saprà, gentile Ministro, le PA italiane vivono un momento particolarmente complesso relativamente alle competenze e alle retribuzioni del personale ICT, come peraltro confermato anche dal recente aggiornamento del Piano Triennale per l’Informatica nella PA[2] attraverso queste parole: ”Per ciò che concerne il ruolo degli specialisti ICT all’interno delle PA occorre quindi promuovere strumenti per la definizione della “famiglia professionale” degli specialisti ICT nella PA, e per il loro corretto inquadramento all’interno del CCNL e per strutturare dei chiari percorsi di carriera, anche perché oggi, per queste figure professionali, le PA non sono concorrenziali rispetto al mercato.”
Valutando le nostre attuali retribuzioni, che difficilmente superano i 1500€ mensili, anche a fronte di capacità particolarmente ambite sul mercato, riteniamo che la proposta minima dei 240.000€ annuali “per il più sfigato degli hacker” possa essere adeguata e rappresentare un interessante miglioramento alle nostre retribuzioni medie attuali.
Il nostro ruolo, infatti, come riconosciuto anche da AgID e da altre Agenzie nazionali, è fondamentale per il funzionamento dello Stato e dei servizi erogati al cittadino, ormai quasi esclusivamente mediati attraverso strumenti e infrastrutture digitali. Criticità molto ben evidenziata dall’importante numero di attacchi informatici ai danni delle PA, soprattutto ospedali e strutture sanitarie, che hanno avuto ripercussioni importanti per i cittadini.
A fronte, quindi, dell’apprezzabile Suo riconoscimento della criticità e importanza del Nostro ruolo, volevamo farLe avere la nostra disponibilità ad incrementare la quota del cedolino mensile come da Lei gentilmente suggerito.
Distinti saluti.
APIPAI
Associazione Pirati Informatici Pubblica Amministrazione Italiana”