E' quanto emerge dalle dichiarazioni di Mauro Marzucchi, leader dei Riformisti Senesi
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SIENA. La coerenza e l’univocità d’intenti, di opinioni e di obiettivi non si può dire che alberghi nella coalizione del centro sinistra, quella che sostiene il candidato sindaco Franco Ceccuzzi.
I vari rappresentanti delle forze politiche in campo paiono non comunicare tra di loro. Oppure – e sarebbe peggio – semplicemente non condividono le vedute, non utilizzano lo stesso “cannocchiale” per scrutare l’orizzonte. Che è fatto insolito e certo pericoloso per una compagine politica che sostiene di voler guidare una città per i prossimi 5 anni. Ma dove stanno cercando di andare?
La domanda sorge spontanea dall’analisi delle dichiarazioni del vicesindaco Mauro Marzucchi, leader dei Riformisti Senesi. Il rappresentante dell’amministrazione uscente ha definito l’ultimo mandato in Comune come “fecondo per le opere pubbliche della nostra città”. E, del resto, come avrebbe potuto esprimersi un membro illustre di questa Giunta alle ultime battute?
Peccato che Cannamela, giovane dirigente del Sel, e pure Evangelisti, coordinatore pro tempore dell’IdV senese si erano sperticati, ed ancora si spendono, nel chiedere un segnale di discontinuità netto con le precedenti Amministrazioni.
I due “rottamatori” della coalizione ceccuzziana sono evidentemente in netto contrasto con Marzucchi che, tutto si può dire, meno che rappresenti “il nuovo che avanza”. Del resto, non si può parlare di “nuovo” neppure con riferimento al candidato sindaco Ceccuzzi…
Allora è forse la parola “discontinuità” che andrebbe spiegata, secondo un vocabolario IdV-Sel/Italiano. Lo stesso vocabolario che, con molta probabilità è quello in uso a Franco Ceccuzzi che, non sapendo bene da che parte stare, ha deciso di essere “discontinuo” a se stesso.
Se non fosse che Siena ha impellente bisogno di una compagine politica seria, capace e concorde nelle difficili scelte che l’attendono per risollevare le sue sorti economiche ed anche morali, ci sarebbe da ridere di fronte a questo spettacolo di “politici allo sbaraglio”.
Agostino Milani
Futuro e Libertà – Siena