SIENA. Se in questo periodo molte persone, nei ritagli di tempo, anziché scrivere offese sui social, anche contro il Papa, che non fanno onore alla nostra stupenda nazione e al nostro popolo e se, anziché ascoltare opposizioni continue di pessima qualità a qualunque iniziativa, da tutti i fronti, (che bloccano e allungano i tempi pur sostenendo il contrario), approfittassero per rivedere o vedere qualche bellissimo film, non solo ne guadagnerebbero la psiche e la cultura, ma di certo avremo maggiore credibilità e fiducia da parte di Nazioni che dovrebbero sostenere l’erogazione di fondi all’Italia. Noi siamo già credibili e dobbiamo crederci, anzi abbiamo il dovere di crederci sempre più e sempre meglio tutti insieme, non indebolendoci fra di noi. Siamo un grande popolo e abbiamo bellezza, arte, poesia, natura. Viviamo un momento di buio, ma i mistici cristiani sostenevano che per trovare la luce occorre attraversare la buia notte dell’anima e aspettare con pazienza la luce del sole, senza ricorrere a luci artificiali.
La procedura sanitaria corretta è aspettare 15 giorni dopo il lockdown e poi decidere. E il tempo passa molto in fretta, i creativi stanno utilizzandolo per prepararsi con le normative stabilite. In una nazione stremata, stanca, senza soldi, non si creano falle, attriti, inutili guerre. Non solo da un punto di vista sanitario ma anche dal punto di vista economico, la scelta più etica e che porterebbe a maggiori soluzioni sarebbe ed é sempre quella di essere uniti e cercare le migliori soluzioni insieme proteggendoci gli uni con gli altri. Chi spinge per comportamenti diversi non pensa al bene della nazione. All’inizio, quando tutti i nostri politici erano uniti, anche il popolo era più sereno, pur nella paura si respirava aria di solidarietà e protezione, poi siamo entrati in questa assurda battaglia “fra poveri”, uso questo termine viste le difficoltà presenti.
John Nash, Premio Nobel per l’Economia nel 1994, ha dimostrato le basi scientifiche della cooperazione. Con la sua teoria ha inteso dimostrare che chi crea falle all’interno di un gruppo, in questo caso una Nazione, indebolisce il gruppo e alla lunga perdono tutti. In psicologia sociale sappiamo benissimo che la cura di se stessi e degli altri semina solidarietà ed elimina lo stress, ma soprattutto crea un popolo migliore per il di poi. E Brunello Cucinelli, imprenditore del cachemire ha dimostrato quanto questo sia vero anche in economia.
Con la sua “Teoria dei giochi, utilizzata più in psicologia sociale che non purtroppo in economia, spiega con formule matematiche quanto la soluzione sia la cooperazione e non occorre troppa bontà, ma basta una intelligenza media per comprenderlo. Lui era dotato di un QI altissimo ma la soluzione ce la offrì a mani tese e mai come adesso sarebbe necessario tenerne conto.
Il film a lui dedicato con il titolo: A beautiful Mind uscito nel 2001 per la regia di Ron Howard e la sceneggiatura di Akiva Goldsman, con un meraviglioso Russell Crowe e una meravigliosa Jennifer Connelly, portò a casa ben quattro Oscar. Liberamente ispirato all’omonima biografia di Sylvia Nasar, pubblicata in Italia con il titolo: Il genio dei numeri, il film ricostruisce momenti molto difficili della vita di Nash, refrattario fin da ragazzo ai troppi rapporti sociali e ci mostra come, in una tesi di dottorato di sole 27 pagine, riuscì ad esporre geniali intuizioni per lo sviluppo della “Teoria dei giochi”, rendendo obsolete le precedenti teorie economiche di Adam Smith. La sua Teoria gli valse nel 1994 il Nobel per l’economia. Russel Crowe iniziò a lavorare al film dopo aver vinto l’Oscar come miglior attore con Il gladiatore di Ridley Scott. Un’altro bellissimo film che ci mostra la difficile scelta etica del protagonista. L’opera che resuscita la grandezza epica ricevette 5 premi Oscar e Massimo Decimo Meridio divenne l’eroe della correttezza e della pazienza.
E non occorrono i Commodo che cercano di rubare la scena o scagliare belve inferocite addosso a uno solo, sia chi sia e di qualunque partito, perché siamo tutti in scena e vogliamo creatività, impegno, collaborazione, costruttivitá, unità e stop a inutili opposizioni di qualunque fronte esse siano. Siamo tutti in quell’arena con Maximus da quando il COVID si é sparpagliato per il mondo, a combattere la battaglia più importante per l’umanità; quella di un coraggioso e retto agire prendendoci cura gli uni degli altri e lottando uniti.
Riguardo alla libertà il meraviglioso Luis Sepulveda ci ha detto che l’ha imparata sui libri mentre il grande Monet sosteneva di averla imparata dall’arte. E in proposito cito un’altro bellissimo film del 2003 dove emerge la creatività e la lealtà delle donne che più sono coraggiose e indipendenti meno diritto hanno ai “benefit” di redditi sostanziosi, della comprensione e di un abbraccio (non da ora ma da sempre). L’opera é Mona Lisa Smiledi Mike Newell con una Julia Roberts totalmente nella parte. Il film registicamente non é riuscito come gli altri due citati ma fa comprendere quanto sia importante avere la libertà di pensiero e di giudizio al di là gli stereotipi e delle chiusure più o meno palesi delle varie società.
Riguardo al sentirsi trattati come bambini, basta leggere alcune pagine dei social, per rendersi conto. E chissà cosa sarebbe successo se non ci fossero state le multe, peraltro istituite in ogni nazione. Basta vedere cosa accade dal 4 maggio, nelle vie strette del centro storico dove tantissime persone corrono senza mascherina con i respiri sputacchianti a “soffione boracifero”, quando ci sono aree verdi, parchi, strade decentrate. E poi, sarebbe così terribile essere bambini? Se si pensa che i bambini hanno un’animo puro, che Mozart è definito il Divino bambino ed è tutt’ora considerato il compositore più grande di tutti i tempi e che Madre Teresa d’Avila sostenne:” É meglio essere piccoli, perché quando cadremo ci faremo meno male”. Forse tutto sommato sarebbe la condizione migliore.
Paola Dei
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