L'attività nelle celle dei frati alle elementari dell'Osservanza
SIENA. Alla giuria dell’International Photo Awards è arrivata, in ritardo e fuori concorso, la foto che ritrae il “grande” ingresso della scuola primaria di Siena-Colleverde e le “ampie” finestre che illuminano le 7 aule di scuola elementare, in cui studiano i bambini della zona di Scacciapensieri e dintorni. Le aule, alle quali si accedere con le scale del vecchio convento, sono state ricavate abbattendo alcuni tramezzi delle celle dei frati, parte delle quali ospitano ancora i componenti della comunità francescana.
Ogni cittadino può rilevare l’inadeguatezza della struttura che invece da anni l’amministrazione civica ritiene idonea. Ne garantisce i requisiti igienico-sanitari e quelli antisismici, stabilità, agibilità e sicurezza. O no? Sta di fatto che – dopo oltre tre quarti di secolo di vita repubblicana – la Municipalità non ha costruito nella zona di Vico Alto, San Miniato e Scacciapensieri un edificio di scuola dell’obbligo, cosicché gli alunni della primaria continuano ad essere ospitati nei locali conventuali affittati.
Eppure la Fondazione MPS ha distribuito oltre 1.687 milioni di euro derivanti dagli utili della Banca. Nessun amministratore ”progressista” ha però pensato di utilizzare una minima parte di quei fondi per dotare quel comparto urbano di una razionale struttura scolastica. Nel 2001 scrissi un articolo per lamentare l’eccessiva quota di “utili” destinata allo sport agonistico rispetto alle poche risorse assegnate alle attività motorie di base ed agli investimenti, segnalando, tra l’altro, gli istituti scolastici privi di palestra. I responsabili di allora mi risposero che “non ci avevo capito niente, perché lo sport professionistico era un prioritario fattore di sviluppo della città”. Sono trascorsi oltre due decenni ma il liceo Piccolomini e l’Agrario Ricasoli continuano a essere privi di palestra (come Colleverde), a cui si è aggiunto il liceo Galilei dove peraltro funziona un corso “sportivo” (sic). La sinistra mette “la scuola”, nei programmi e nei discorsi, al “primo posto”. La realtà è però quella descritta.
Il centrodestra arrivato a Palazzo Pubblico, con la scopa nuova, ha lasciato le cose come stavano con l’aggravante di costruire in muratura dentro la Fortezza 5 aule di scuola elementare, pur essendo vuote una ventina di aule nell’adiacente scuola Pascoli e programmando (d’intesa con i compagni della Provincia) la costruzione di nuove aule nella ex caserma dei Vigili del fuoco in tempi di forte e accelerato calo demografico.
La politica ufficiale si lamenta perché la gente non va a votare. Ma anche negli accennati dettagli si possono forse trovare alcuni motivi di sfiducia dei cittadini nei confronti di chi amministra la cosa pubblica, che inducono gli elettori a disertare i seggi.
Enzo Martinelli