Falorni (IpS) interpreta la risposta dell'assessore Mazzini
SIENA. In data 10 gennaio 2017, ho ricevuto la risposta scritta, a firma dell’assessore Paolo Mazzini, alla mia interrogazione a risposta scritta in merito alle coperture in eternit (cemento-amianto) dei magazzini comunali nel passaggio di Doccino. La risposta è pervenuta, dopo vari solleciti formali, a 109 giorni dalla richiesta, in spregio alla legge, che prevede in 30 giorni il termine massimo per rispondere.
Ma veniamo al merito: ricordo che nella interrogazione, premesso “che nella strada denominata passaggio di Doccino, nei pressi di via Nino Bixio, esistono vari magazzini comunali in stato di abbandono e degrado, e forse pericolanti, e che, da quanto si può vedere dalla strada, le coperture dei magazzini sembrano realizzate in eternit (cemento-amianto), con i pericoli conseguenti per la pubblica incolumità”, chiedevo al sindaco “se può confermare quanto in premessa, e quando provvederà a far rimuovere l’amianto e a far mettere in sicurezza gli edifici”.
Ed ecco la risposta scritta dell’assessore Mazzini. “Nella zona in questione sono presenti due immobili di proprietà comunale e sono utilizzati come deposito di materiali. Allo stato attuale non risultano pericolanti, ma sotto l’aspetto strutturale integri e quindi non pericolosi. Le coperture in eternit, da campionamenti ed analisi effettuate in data 30 giugno 2016, risultano contenere fibre di amianto. Le analisi sono state eseguite quale attività propedeutica alla redazione del progetto di demolizione dei fabbricati, con finalità di riutilizzo del sito, inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2016/2018 approvato. Il competente ufficio ha già redatto il progetto preliminare dell’intervento, che è stato inviato alla giunta comunale. L’intervento risulta altresì inserito nella domanda per la partecipazione al bando delle periferie scaduto lo scorso 30 agosto e che risulta finanziato con le tempistiche ancora da stabilire da parte del governo: allorquando il governo si esprimerà procederemo alla demolizione dei due immobili con contestuale rimozione delle coperture in eternit”.
Traduzione dal burocratichese: il Comune non ha nessuna fretta di rimuovere l’amianto dai propri magazzini. Non è pericoloso, dice. Che fretta c’è?
Marco Falorni