SIENA. Devo ammettere che la Lega Nord di Siena è la forza d’opposizione più movimentista. Non si limita a denunciare le malefatte dello status quo, ma fa proposte concrete e assai interessanti per cercare di dare una scossa al quadro politico cittadino. L’ultima è quella di “un’insurrezione” popolare con assalto, pacifico naturalmente, al Palazzo del Comune, con annessa occupazione, onde costringere alle dimissioni il Valentini e la sua Giunta.
Non credo ci sia da gridare allo scandalo. La sinistra ha sempre fatto una bandiera delle occupazione di scuole, ferrovie, autostrade in nome dei diritti civili delle minoranze calpestati e ha beatificato le autogestioni e addirittura l’anarchia dei centri sociali.
Come non ricordare il mitico segretario del Pd Bersani quando, nel novembre 2010, con sprezzo del pericolo, si arrampicò a Roma sul tetto della facoltà di Architettura insieme a una quindicina di ricercatori e lo occupò “militarmente” per protestare contro la riforma dell’università. Quelli sì, qualcuno potrebbe obiettare, che erano tempi di lotta dura: c’era da abbattere il IV governo dell’impresentabile Cavaliere, mentre a Siena che motivo ci potrebbe essere di contestare il governo illuminato del duo Ceccuzzi-Valentini? Voi della Lega non sarete mica ossessionati dal PD?
Cari amici senesi, a questo proposito sentite cosa hanno combinato i cittadini di Carrara. Dopo l’ultima inondazione di un torrente nel novembre scorso, 2000 carrarini, gente dura, tosta, addebitando alla Giunta comunale di centro-sinistra e al sindaco Zubbani (Pd) la responsabilità per l’accaduto, non ci hanno pensato su due volte ed hanno occupato il Comune, chiedendo le dimissioni del sindaco e della giunta. L’occupazione è andata avanti sino ai giorni nostri ed è finita solo per lo sgombero effettuato dalle forze dell’ordine chiamate dal primo cittadino.
Festa finita? Macché. Quei zuzzerelloni dei carrarini, che sono anche piuttosto fumini, dapprima hanno fatto “parlare” i monumenti della città con scritte polemiche e irriverenti e poi sono passati alla rivoluzione toponomastica contrassegnata dallo sberleffo e dal sarcasmo. Hanno oscurato le targhe con i nomi delle strade apponendovi sopra dei cartelli con nuove denominazioni, tutte ispirate alla situazione contestata. Ecco alcuni esempi: “Via Baroni del marmo, Via della corruzione e dei capitali all’estero, Via del dissesto ambientale, Via della povertà”. Ancora “Via Carrara si ribella” e questa davvero bellina: “Via Zubbani da Carrara” (chiaro il senso no?).
Lascio a voi amici senesi il piacere di pensare come ribattezzare, ad esempio, Via Algero Rosi…
Se a Carrara si sono contati 2000 occupanti per una esondazione, quanti dovrebbero essere a Siena a protestare per il cataclisma che si è abbattuto sulla Città? Credo che non basterebbe l’intera popolazione.
A questo punto però è fondamentale verificare quanto sia coeso il fronte dell’opposizione. Per appurarlo un modo ci sarebbe: rispettare l’ordine del giorno di disertare sine die tutte le attività istituzionali e ritirarsi sull’aventino senese fino alle dimissioni del Valentini. Con il risultato di delegittimare un’amministrazione che non è altro che l’altra faccia, apparentemente rispettabile, del Sistema Siena. Valentini e la sua Giunta non hanno la moralità politica necessaria per governare la Città: promesse non mantenute, rapporti sotterranei con le cattive compagnie del passato, il solito vizio di voler controllare tutto e tutti, a vantaggio degli interessi particolaristici dei soliti noti e a scapito di quelli della città.
Braccia incrociate. La maggioranza faccia pure come meglio gli aggrada – tanto lo fa comunque – ma via il velo di ipocrisia che la ricopre. Valentini e la sua combriccola di replicanti verrebbero smascherati davanti all’opinione pubblica e messi di fronte alla realtà: moralmente indegni. Ma tutte le forze dell’opposizione sono pronte ad assumersi questa responsabilità? Io ho il forte sospetto che tanti, troppi di quelli che proclamano la loro intransigenza di antagonisti, in realtà potrebbero essere degli “infiltrati” o dei benficiati dal sistema, oppure magari dei cosiddetti “utili idioti.”
Non è più il tempo di inviti alle vacanze al mare, dei se e dei ma, del vorrei ma non posso o non è il momento adatto. Per favore, prendiamo decisioni forti, che solo un’opposizione formata da persone integerrime e alternative alla politica dominante può assumere.
Siena sveglia, è possibile il cambiamento: gli esponenti della Lega offrono una possibilità, che anche altri possono condividere. Ma occorre volerlo ora e a tutti i costi. Non possiamo rassegnarci al peggio: è nostro imprescindibile dovere morale fare di tutto per debellare quel cancro oscuro che sta consumando Siena.
Marco Sbarra