MONTERONI D’ARBIA. Siamo abituati a sentir parlare di bisognosi di aiuto, di disperati provenienti da vari paesi, dall’Africa all’Est Europa ai paesi orientali. Ma che succede, quando la povertà bussa alle porte di casa nostra e ci accorgiamo che a chiedere aiuto non è lo straniero, ma il nostro vicino di casa? Beh, accade che si resti sorpresi e il più delle volte impreparati, perché queste cose si pensa siano solo in televisione.
E invece, accade veramente che a Monteroni d’Arbia, ci si senta suonare il campanello e chi si presenta davanti a noi narri di una situazione di forte disagio sociale ed economico, causato dalla mancanza di lavoro (che si protrae da molti anni!) e da una data ravvicinata, indelebile, che sancisce lo sfratto dalla sua abitazione. La storia è reale: una famiglia che, non riuscendo a trovare un lavoro stabile (non perché mancanti di volontà, bensì troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per essere assunti, si arrangia come può, facendo lavori occasionali anche se non sufficientemente retribuiti, che li costringe a privarsi anche del necessario per sostentarsi. Ora… lungi da noi l’intenzione di impietosire il pubblico che legge, ma la cosa è sconvolgente! E ancor di più perché non si tratta di un caso isolato, in questa nostra Terra di Siena.
Sempre più cittadini cercano l’aiuto del Comune, per superare le mille difficoltà economiche, che stanno vivendo, accentuate dalla critica situazione lavorativa attuale, che mette a rischio serio la perdita dell’alloggio. Però, paradossalmente, a Monteroni, dove gli annunci di vendita o affitto sono presenti ovunque, mancano invece le case popolari o le abitazioni per l’emergenza abitativa. A volerla dire tutta le case popolari a Monteroni ci sono, ma sono tutte assegnate. A chi? Male lingue ci hanno riportato all’orecchio cose poche piacevoli… Sarebbe forse il caso di rivedere se persistono ancora i parametri di assegnazione, visto che sono passati degli anni? Resta il fatto che l’unico alloggio, che sulla carta è a disposizione del comune per tale scopo, è di proprietà delle Ferrovie, per cui paghiamo anche un affitto, e di fatto è da anni utilizzato stabilmente da una famiglia.
A Monteroni! Dove, da anni ormai, le amministrazioni hanno privilegiato e favorito lo sviluppo edilizio, a volte anche in zone dove il paesaggio ne risulta deturpato, costruendo ovunque, pur avendo zone con immobili sfitti, in vendita o mai abitati, di recente costruzione! Ma tant’è, le casse comunali in qualche modo vanno pienate. Cosi, anche quest’amministrazione continua a concedere permessi a costruire ai privati, invece di incentivare a sistemare il vecchio, o gli “scheletri” di fabbricati fermi da anni! Per dare alloggio a chi ne ha bisogno nel breve tempo possibile e far lavorare tante piccole imprese locali edili e artigiane. E magari poi, stipulare contratti con i privati proprietari di case, prevedendo anche agevolazioni sul pagamento dell’IMU sulla seconda casa, per chi mette a disposizione abitazioni vuote, concordando con il comune un affitto agevolato e di facile accesso, per chi ne ha bisogno.
Case ce ne sono, perché non utilizzarle?