La nascita di un nuovo quartiere a Renaccio, con oltre 400 unità abitative ed almeno un migliaio di nuovi potenziali residenti, merita una grande attenzione da parte di tutta la città.
Penso che l'avvio del procedimento, votato dal consiglio comunale di Siena il 9 settembre scorso, non possa e non debba essere scambiato con il rilascio della concessione edilizia.
L'adozione del procedimento, la presentazione delle osservazioni e l'eventuale approvazione non possono essere considerati come passaggi formali, ma devono invece essere un'occasione importante per informare e coinvolgere tutti i cittadini, un momento decisivo per costruire le migliori condizioni per realizzare la nuova zona residenziale di Renaccio. Nei mesi scorsi il gruppo consiliare del Pd ha lavorato per apportare arricchimenti e correzioni ai documenti iniziali. Oggi questo impegno deve proseguire per rafforzare tutte le garanzie nei confronti della città e di tutta l'area urbana.
La preoccupazione maggiore è quella che il nuovo quartiere di Renaccio e la collocazione dello stadio e del palazzo dello sport nella zona di Isola d'Arbia rendano ancora più drammatica la situazione della viabilità lungo la Cassia, che già adesso è a un livello critico. In questo senso condividiamo le preoccupazioni sollevate, nei giorni scorsi, anche dal Partito democratico di Monteroni d'Arbia, che ha lanciato un appello alle istituzioni per arrivare, in tempi brevissimi, alla gara d'appalto per la modernizzazione della Cassia e alla definizione di un tavolo per valutare l'attuabilità, i costi e i benefici del progetto relativo alla metropolitana di superficie. Il secondo aspetto è legato alla fase recessiva che stiamo vivendo. L'offerta abitativa, soprattutto quella che deve essere ancora realizzata, dovrà dare risposta concreta alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, cioè a tutte quelle famiglie che per comprare la prima casa hanno una disponibilità finanziaria non superiore ai 120mila euro, naturalmente stipulando un mutuo a 30 anni. Tutto questo è possibile, però, solo se la parte pubblica si pone l'obiettivo di combattere veramente la rendita fondiaria e la speculazione edilizia, che rischia di fare la fortuna di alcuni "furbetti" di casa nostra, a danno della collettività.
Penso che l'avvio del procedimento, votato dal consiglio comunale di Siena il 9 settembre scorso, non possa e non debba essere scambiato con il rilascio della concessione edilizia.
L'adozione del procedimento, la presentazione delle osservazioni e l'eventuale approvazione non possono essere considerati come passaggi formali, ma devono invece essere un'occasione importante per informare e coinvolgere tutti i cittadini, un momento decisivo per costruire le migliori condizioni per realizzare la nuova zona residenziale di Renaccio. Nei mesi scorsi il gruppo consiliare del Pd ha lavorato per apportare arricchimenti e correzioni ai documenti iniziali. Oggi questo impegno deve proseguire per rafforzare tutte le garanzie nei confronti della città e di tutta l'area urbana.
La preoccupazione maggiore è quella che il nuovo quartiere di Renaccio e la collocazione dello stadio e del palazzo dello sport nella zona di Isola d'Arbia rendano ancora più drammatica la situazione della viabilità lungo la Cassia, che già adesso è a un livello critico. In questo senso condividiamo le preoccupazioni sollevate, nei giorni scorsi, anche dal Partito democratico di Monteroni d'Arbia, che ha lanciato un appello alle istituzioni per arrivare, in tempi brevissimi, alla gara d'appalto per la modernizzazione della Cassia e alla definizione di un tavolo per valutare l'attuabilità, i costi e i benefici del progetto relativo alla metropolitana di superficie. Il secondo aspetto è legato alla fase recessiva che stiamo vivendo. L'offerta abitativa, soprattutto quella che deve essere ancora realizzata, dovrà dare risposta concreta alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione, cioè a tutte quelle famiglie che per comprare la prima casa hanno una disponibilità finanziaria non superiore ai 120mila euro, naturalmente stipulando un mutuo a 30 anni. Tutto questo è possibile, però, solo se la parte pubblica si pone l'obiettivo di combattere veramente la rendita fondiaria e la speculazione edilizia, che rischia di fare la fortuna di alcuni "furbetti" di casa nostra, a danno della collettività.
A tutte queste questioni il Circolo Pd Valli Coroncina ha già dedicato diverse riunioni ed ha raccolto osservazioni e critiche che abbiamo immediatamente fatto conoscere ai consiglieri comunali e al capogruppo del Pd. Credo però che sia opportuno che il partito della città apra anche un confronto con il Pd dei comuni di Asciano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d'Arbia, Monteriggioni e Sovicille per far partecipare tutta l'area urbana alla programmazione dello sviluppo dei prossimi anni: in termini di sostenibilità e di consumo del suolo, un tema di cui si parla troppo poco. Il lavoro già avviato dal partito della città e dal gruppo consiliare in questi primi mesi di attività è una premessa incoraggiante, ma a condizione che ci siano orecchie che ascoltino l'elaborazione del partito e le esigenze della città.
Roberto Guiggiani
coordinatore del circolo del Partito democratico di Valli Coroncina
coordinatore del circolo del Partito democratico di Valli Coroncina