Sbarra invita all'adesione a "Nome, cognome e numero di matricola"
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MASSA CARRARA. Ma guarda un po’ che ti combina questo mondaccio cane…
Un povero cristo ci mette la faccia, rischiando personalmente, per la libertà di dire cose sacrosante – ma scomode perché toccano certi potenti – e che succede? Salta fuori un birichino sconosciuto, che inzia la paziente opera di demolizione del malcapitato.
Caro scherano, nome in codice 1472/1973, che ti fai forte dell’anonimato, tu sai bene che Marco Sbarra non ha fatto sciopero il 27 luglio scorso, come invece ha sempre fatto in occasione dei rinnovi contrattuali e non, ma, purtroppo per te, non sai che il medesimo aveva espresso in una mail del 23 luglio 2012 inviata alla SAS di complesso della Fiba, sindacato al quale appartiene, delle precise e concludenti motivazioni sul perché della sua scelta, argomenti che sbugiardano le tue insinuazioni offensive. In sintesi, ho denunciato l’indizione dello sciopero come un mero tentativo, da parte di tutte le SAS di complesso di Siena, di rifarsi una verginità, ormai irrimediabilmente perduta da anni ed anni, a causa di compromissioni e di condivisioni indebite con la controparte Aziendale (vedasi il punto n. 4 della mozione).
Caro 1472/1973, chi è “dalla parte dell’Azienda“, io, che ho presentato una mozione “lacrime e sangue” per i vertici della Banca o i Sindacati di Siena, che invece se ne guardano bene dal farla propria, preferendo solgere la funzione privilegiata di zerbino nei loro confronti, avendone sempre condivivise le strategie, anche quelle, ictu oculi, insensate? Quel Sindacato non è credibile, lo sanno anche i sassi, che qualche volta parlano: perciò ho preferito andare a lavorare quel giorno, proprio per una forma di ribellione contro le vergognose omissioni dal medesimo compiute, contestando, nel contempo, l’ipocrisia e la disperazione che hanno portato a proclamare uno sciopero inutile, senza alcun obiettivo concreto. Tanto è vero che ha prodotto un risultato uguale a zero, vanificando il grande sforzo dei colleghi aderenti, per la scelta dei quali nutro il massimo rispetto: lo stesso sentimento che non mi sembra albergare nel signor N.N., il quale non fa altro che svilire e mistificare la mia decisione.
Io mi auguro che presto i vertici senesi del Sindacato vengano sostituiti da persone veramente degne di rappresentarci e di tutelare i nostri diritti invece di quelli della Banca.
Cui prodest il tentativo di delegittimare una voce libera?
Non so cosa c’entri, ma quando ho letto quei messaggi in codice che mi riguardano, mi è venuto in mente il concetto di democrazia e il mio pensiero – ma guarda un pò dov’è andato a parare – ha avuto un flusso retrogrado che mi ha riportato alla famosa assemblea di Massa del 23 luglio scorso e precisamente al momento delle votazioni della mozione. E’ a quel punto che il rappresentante locale della Fisac tenta in tutti i modi di impedire la votazione del documento da me presentato, anche a nome di altri colleghi, decidendosi a desistere solo dopo un vivace botta e risposta con il sottoscritto.
Il ricordo poi si è cristallizzato sulla vicenda kafkiana della mancata redazione del verbale di quella assemblea per oltre venti giorni, che si è risolta solo grazie all’intervento del deus ex machina Il Cittadino online.
Certo che se è questa la democrazia come l’intende il Sindacato, stiamo tutti freschi!
Cordiali saluti.
Marco Sbarra
P.S. Approfitto dello spazio concessomi per condividere con i 42 colleghi che, ad ora, hanno inviato la loro adesione ai primi tre punti della mozione, la mia gioia e, nel ringraziarli, mi complimento con loro per il coraggio da persone libere dimostrato (così accontentiamo anche il nostro “oldlookdown”: ringrazio tutte le persone che nei loro commenti hanno espresso sentimenti di stima e di condivisione).
Nel contempo rinnovo l’invito a quanti (e sono tanti) coltivano le nostre stesse idee e, in particolare, ai colleghi di Massa che numerosi hanno votato la mozione in assemblea, perché, coerentemente, aderiscano all’iniziativa, abbandonando i lacci e lacciuoli che ancora li frenano. (https://www.ilcittadinoonline.it/news/151722/Nome__cognome_e_numero_di_matricola.html)
Possiamo, anzi, dobbiamo dire la nostra.
Grazie a tutti.