Edoardo Conticini scrive a Marignani
SIENA. Caro Claudio, come giovane iscritto al Pdl sono profondamente deluso, per non dire sconcertato, dall’incomprensibile atteggiamento tenuto da questo partito in un momento così decisivo per il futuro di Siena: anziché mostrarsi attivo e propositivo, in grado di convogliare i voti delle migliaia di persone che richiedono con forza un cambio di rotta nell’amministrazione della nostra città, appare addirittura incapace di mantenere tra le proprie fila persino i propri iscritti.
Proprio giovedì scorso si è clamorosamente dimesso dal Pdl il vice-capogruppo in Consiglio Provinciale Massimo Mori, un senese, che ha motivato il suo gesto, dalle conseguenze oggi imprevedibili, con parole di fuoco che chiamano in causa molto pesantemente alcuni colleghi, soprattutto il capogruppo, nonché la dirigenza del partito. Questo fatto di per sé assai grave e sintomo di un profondo malessere nel Pdl mi ha scosso particolarmente perché già ero rimasto sfavorevolmente colpito dalla tua intervista pubblicata qualche giorno prima in un sito di news. Nell’intervista tu, il massimo esponente del Pdl in una provincia dominata dal Pd che peraltro rischia, per la prima volta da sessant’anni, di perdere le elezioni nel capoluogo, hai rilasciato ancora una volta dichiarazioni da cui emerge un Pdl senza una sua idea della città, a rimorchio di futuribili liste civiche. Rinunciare a presentare un proprio candidato a Sindaco dopo che il gruppo consiliare, come da tutti riconosciuto, aveva dato grande prova di capacità ed affidabilità per favorire più ampie aggregazioni si può anche capire, anche se forse sarebbe stato opportuno sapere prima con quali liste ci presenteremo alla città. Ma rinunciare a priori al proprio simbolo e ad una propria lista per seguire logiche civiche poco comprensibili francamente mi sembra un errore. A meno che queste logiche invece diventino comprensibili, ma, dal mio punto di vista, perverse. Pensare che chi ha partecipato a pieno titolo ad un sistema di potere ne diventi improvvisamente estraneo perché ha deciso di seguire per motivi suoi nuove strade è nel migliore dei casi segno di ingenuità, nel peggiore dei casi segno di contiguità. Ed io, se permetti, da questo sistema voglio stare distante e lavorare con entusiasmo e determinazione nei prossimi mesi per archiviarlo definitivamente con tutti i suoi protagonisti.
Edoardo Conticini