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SIENA. Il grado di civiltà e di efficienza di una regione si misura anche dal livello dei servizi che vengono offerti e dalla coerenza delle azioni intraprese. Azioni che devono diventare realtà subito e che devono vedere la Regione giocare un ruolo da protagonista contro il piano di riordino e riorganizzazione di Poste Italiane. Un piano che in Toscana comporterà la chiusura di numerosi uffici postali e la riorganizzazione per altri.
Nei fatti, con la minaccia della chiusura degli uffici postali, si continua a infierire sui Comuni di piccola dimensione, sui piccoli centri abitati, sulle zone montane e sulle fasce svantaggiate della popolazione. Ma non solo, contestualmente si chiudono ospedali, scuole, sezioni distaccate di tribunali, si riducono i servizi di trasporto, i presidi territoriali di controllo… stringendo i cittadini in una morsa mortale.
Tutto questo accade in uncontesto inspiegabile di continuo aumento dell’imposizione fiscale.
Propagandando fantomatiche riorganizzazioni che ogni volta si traducono in chiusure e disagi, alla fine i cittadini pagano di più per avere meno servizi.
La Lega Nord chiede, pertanto, alla Giunta regionale di intervenire garantendo la presenza capillare del servizio offerto da Poste Italiane sul territorio.
Togliere servizi pubblici ai territori significa compromettere la tenuta sociale e la microeconomia che in questi anni di crisi è miracolosamente sopravvissuta fuori dalle grandi città.
E’ ora di smetterla di prendere in giro la nostra gente. E’ il momento di cominciare davvero a difendere la nostra gente.
Lega Nord Toscana
(Francesco Giusti, Vice Segretario nazionale)