Secondo il consigliere "sospeso" Tucci occorre unire le energie e le intelligenze mettendo da parte le pregiudiziali ideologiche
Gentile Direttore,
ho partecipato alla iniziativa dell’Osservatorio Civico Senese sul tema del “civismo”. La mia impressione è stata che le numerose forze politiche presenti (Sinistra per Siena, Idv, Rifondazione, Movimento 5Stelle, Lega, Pietraserena e mi scuso se dimentico qualcuno) avessero più voglia di mostrare i muscoli e “marcare il territorio” che non di affrontare il problema di delineare un percorso, di certo impervio, ma a mio parere ineludibile, per impedire che tra dieci mesi Ceccuzzi, o chi per lui, succeda a sé stesso alla guida della amministrazione comunale confermando il detto popolare che “al peggio non c’è mai fine”.
Nel mio intervento, da consigliere comunale Pdl “sospeso” ho cercato di ribaltare la prospettiva. Credo che ad una situazione eccezionale come quella di Siena, nota compiutamente per ora solo agli addetti ai lavori, si debba dare una risposta eccezionale, esattamente come è successo a livello nazionale col governo Monti. E’ indispensabile che tutte le forze che ritengono comunque necessario per salvare il salvabile un ricambio radicale della classe dirigente della città, messe da parte le pregiudiziali ideologiche derivanti dagli schieramenti nazionali, uniscano le energie e le intelligenze con il preciso obiettivo di mandare a casa i profittatori e i dissestatori. Il compito che attende questa nuova classe dirigente, individuata sulla base di uno spartiacque etico e non ideologico, è sicuramente improbo, pieno di insidie e privo di soddisfazioni se non quella di fare il proprio dovere nei confronti della comunità, ma la sfida non è più rinviabile.
ho partecipato alla iniziativa dell’Osservatorio Civico Senese sul tema del “civismo”. La mia impressione è stata che le numerose forze politiche presenti (Sinistra per Siena, Idv, Rifondazione, Movimento 5Stelle, Lega, Pietraserena e mi scuso se dimentico qualcuno) avessero più voglia di mostrare i muscoli e “marcare il territorio” che non di affrontare il problema di delineare un percorso, di certo impervio, ma a mio parere ineludibile, per impedire che tra dieci mesi Ceccuzzi, o chi per lui, succeda a sé stesso alla guida della amministrazione comunale confermando il detto popolare che “al peggio non c’è mai fine”.
Nel mio intervento, da consigliere comunale Pdl “sospeso” ho cercato di ribaltare la prospettiva. Credo che ad una situazione eccezionale come quella di Siena, nota compiutamente per ora solo agli addetti ai lavori, si debba dare una risposta eccezionale, esattamente come è successo a livello nazionale col governo Monti. E’ indispensabile che tutte le forze che ritengono comunque necessario per salvare il salvabile un ricambio radicale della classe dirigente della città, messe da parte le pregiudiziali ideologiche derivanti dagli schieramenti nazionali, uniscano le energie e le intelligenze con il preciso obiettivo di mandare a casa i profittatori e i dissestatori. Il compito che attende questa nuova classe dirigente, individuata sulla base di uno spartiacque etico e non ideologico, è sicuramente improbo, pieno di insidie e privo di soddisfazioni se non quella di fare il proprio dovere nei confronti della comunità, ma la sfida non è più rinviabile.
Enrico Tucci
tucci.enrico@gmail.com