MONTERIGGIONI. E’ indiscutibile che, se sussistono aspetti penali, questi competano alla Procura che non mancherà di fare chiarezza. Per cui non vale abbandonarsi a congetture. Però vale la pena sviscerare politicamente e amministrativamente la conduzione urbanistica di questi anni, le condivisioni e le corresponsabilità. Che sia prevalsa la teoria dell’urbanistica concertata e la mancanza di lungimiranza è più che evidente: le esasperate convenzioni delle lottizzazioni e dei comparti sono sotto gli occhi di tutti ma i tempi sono diventati difficili per gli imprenditori. Che l’ufficio urbanistico non fosse esemplare era sulla bocca di tutti, d’altronde non era ben comprensibile il sistema adottato per la copertura dei posti senza ricorrere a normale concorso.
Ora, che si dichiarino estranei alla questione personaggi che, al tempo in cui Valentini ricopriva l’incarico di sindaco, non svolgevano attività amministrativa e non ricoprivano cariche politico-partitiche di rilievo è più che plausibile. Ma per i personaggi che al tempo erano amministratori e/o dirigenti di partito non vale chiamarsi fuori. Le cose sono due: o erano consapevoli o talmente distratti da non controllare doverosamente gli atti e l’operato amministrativi. Fenomenale poi lo smarrimento del regolamento urbanistico originale, quello che deve rimanere in archivio allegato alla delibera d’approvazione. E’ chiaro che l’ufficio si doveva preoccupare di costituire il relativo fascicolo con tutti gli atti completi e firmati. Ma i consiglieri o perlomeno i capigruppo come mai non hanno verificato il fascicolo depositato 48 ore prima della seduta consiliare, forse hanno approvato sulla fiducia?
Dice un vecchio detto toscano: “da urtimo si ‘onta i noccioli!”
Vincenzo Ercolino, ex-vicesindaco di Monteriggioni