SIENA. Le numerose liste (circa 20) e i candidati che le rappresentano sono in comprensibile agitazione per i risultati del sondaggio di Piepoli sulle prospettive elettorali cittadine. Invero, ancor più comprensibile preoccupazione dovrebbe esserci rispetto al numero delle mancate risposte sulle questioni e sui problemi della città: il che può far ipotizzare una estesa volontà di allontanamento dalla partecipazione politica e quindi dalla scelta di chi e come amministrerà la città in futuro.
La frammentazione della proposte, all’interno delle quali – almeno per adesso – credibili prospettive di ripresa per la città non sono evidenti, di fatto appare a molti come una gara personale e di gruppi contrapposti con finalità difficilmente collocabili in un progetto di bene comune.
Il pericolo che incombe sulle elezioni cittadine, infatti, è una operazione gattopardesca che, in una veste rinnovata, riproponga i gruppi opachi di potere del passato, a cui ogni giorno si aggiunge una ruotina di scorta che non fa mai male(!), e con essi la precedente intesa consociativa e trasversale fra settori della maggioranza e gran parte del centro-destra che di fatto ha determinato la grave crisi della città.
Liberi e Uguali, come è stato comunicato giorni fa, ha scelto e deciso di non aggiungersi con una ulteriore lista e tantomeno di fare da “supporter” all’ultimo minuto ad un particolare candidato.
La funzione attuale di LeU è continuare nel progetto e nello sforzo di una sintesi della sinistra cittadina sui contenuti concreti che interessano le persone (in primo luogo lavoro, salute, ambiente e sviluppo socio-economico) e valutare le componenti in campo sulla base degli obbiettivi dichiarati e successivamente della volontà e capacità di realizzazione.
La presenza politica di LeU, unitaria e viva anche nei territori, sarà sempre più forte per un progetto di lungo periodo insieme a tutti coloro che hanno a cuore l’interesse dei molti, non dei pochi o di se stessi.
Liberi e Uguali Siena