MONTEPULCIANO. Caro Segretario, cari delegati all’Assemblea Nazionale del PD,
tra poche ore vi riunirete e molto probabilmente questo giorno, dopo quello del 14 ottobre del 2007 sarà il più importante della nostra recente storia. Una storia che nasce dall’ eredità lasciata dall’Ulivo con l’obiettivo di unire e fare sintesi tra culture e provenienze diverse, per creare una grande forza inclusiva di centro-sinistra.
La storia recente ci dice che stiamo vivendo un momento di confusione a livello mondiale. Incertezza e instabilità sono ormai diventate parole di uso comune. Una fase storica che non aiuta certo a riavvicinare la politica ai cittadini, alle prese ormai da tempo, con una crisi di fiducia e di rappresentanza troppo facilmente alimentabile da facili populismi.
Noi avevamo il compito di essere il Partito che, raccogliendo ognuno le proprie origini stesse tra la gente, vivesse le piazze. Che fosse in grado di ascoltare ed elaborare il tutto in progettualità politica. Perché diciamocelo chiaramente, il centro-sinistra non esiste se non è accompagnato da un progetto politico forte, un ideale, una visione del futuro. Dobbiamo essere onesti con noi stessi, abbiamo smesso di fare il nostro mestiere!
Negli ultimi anni abbiamo più volte definito il nostro Partito come liquido. Più volte abbiamo parlato di crisi di iscritti, di bassa partecipazione. Ma il perchè, ce lo siamo mai chiesto? Per quale motivo un cittadino dovrebbe iscriversi al PD? Per quale motivo dovrebbe partecipare e produrre documenti se poi non hanno la forza di uscire dalle nostre stanze?
Tra poche ore discuterete di un argomento per noi davvero importante: il nostro futuro. Ma a noi, iscritti che stiamo alla base della piramide nessuno ha chiesto nulla. Nessuno ci ha coinvolti. Siamo fortemente convinti che temi come i tempi sui quali costruire il Congresso o quando si andrà alle politiche non siamo elementi fondamentali!. Tanto più che potrebbero addirittura mettere in discussione l’unità del Partito democratico.
Noi non ci stiamo!! Molti soggetti che ci ritenevano il loro punto di riferimento non ci considerano più tale. Dai Sindacati, al mondo della Scuola, a quello del Lavoro dipendente. Migliaia di persone hanno perso la speranza e sono ormai fuori dal mercato del lavoro. Un mercato fragile che non da garanzie ai giovani e molto spesso toglie ogni speranza a chi si trova escluso superati i 50 anni di età.
Non possiamo più ignorare che la povertà è dilagante.
Dobbiamo tornare ad affermare convinti che la scuola è il vero perno del nostro futuro! Per la nascita di una nuova classe dirigente che possa credere ed investire nel nostro Paese. E questo non può che passare dalla valorizzazione di tutte quelle persone che con merito ogni giorno danno tanto per i nostri figli. Rimettiamo al centro della nostra agenda politica le disuguaglianze, il contrasto alla povertà, l’integrazione. Si ragioni di cultura, ricerca, ambiente, diritti come elementi imprescindibili per produrre sviluppo ed eliminare le diversità.
Che fine hanno fatto le parole Libertà e Dignità a noi tanto care? Non possiamo continuare a mancare l’appuntamento con la storia. Se vogliamo davvero cambiare passo non possiamo che avere una visione condivisa del futuro e una progettualità che vadano oltre al leader di turno. Dobbiamo avere il coraggio di affermare che il ruolo di Segretario e Premier sono incompatibili tra di loro, perché una cosa è la Politica e un’altra cosa è il Governo del Paese. Bisogna tornare tra la gente ed ascoltarla. E soprattutto che sia necessario riannodare quelle “funi” tra i nostri vari livelli da ormai troppo tempo sciolte.
Un Partito che rilanci con forza e convinzione il progetto iniziale di centro-sinistra rimettendo al centro le persone e superi correnti e personalismi. Siamo convinti che serva un Partito Democratico unito in grado di coinvolgere, elaborare e fare sintesi. Noi ci crediamo fortemente e ci auguriamo che tali convinzioni possano prevalere su qualsiasi altra cosa nell’interesse di tutti noi.
Durante l’Assemblea nazionale di domenica prossima fermatevi solo per qualche minuto, guardatevi all’altezza degli occhi, riavvolgete il nastro delle ultime settimane, assumetevi le vostre responsabilità e non deludete tutti coloro che come noi non riuscirebbero mai a capire e a perdonarvi una eventuale “scissione”.
Fatelo per il bene del PD e per il bene del Paese!!
Unione comunale PD Montepulciano