Litiganti, arbitri e vittime: quale futuro?

SIENA. Egregio direttore,
il nuovo anno è appena arrivato e da cittadino mi piace esprimere pubblicamente alcune riflessioni sulla cronaca ma soprattutto alcune considerazioni su quanto dovrebbe e potrebbe accadere in questo nuovo anno. Gli auspici per un anno buono e portatore di buoni frutti è forse scontato ma voglio immaginare che vi sia ancora qualcuno che, come me, voglia ragionare in positivo.
Per la verità gli accadimenti politici, economici, locali e nazionali, non fanno ben sperare.
Lo scontro intorno alla banca. Abbiamo assistito a uno scontro durissimo che ci siamo sforzati di inquadrare come scontro tra tecniche e teorie diverse per salvare la banca e non far morire la fondazione. Io e non solo, ci ho visto uno scontro tutto politico che si è consumato a Siena e nei palazzi della finanza. Penso che si corra il rischio di veder regalare l’istituto a qualche potente con la scusa del risanamento e poi finire come alitalia. Io penso che la fondazione debba, prima di ogni cosa, guardare al proprio risanamento e per questo deve ridurre al minimo la sua presenza in mps senza svendere ma con decisione. Il primo auspicio di questo mio scritto: spero che questa battaglia non lasci sul campo le solite vittime: lavoratori e cittadini.
Il dopo di noi. Questo 2014, vedrà il reale rilancio della fondazione Futura dato che per varie vicissitudini è stata ferma per molto tempo. Futura ha varie gambe, quella del comune, quella delle associazioni e dovrebbe avere quella dei sostenitori. Fino ad oggi ha funzionato, come poteva, solo la gamba composta dalle associazioni ma, questo è cronaca, il dopo di noi a Siena, ad oggi sono solo i cronicari e le case di riposo. Secondo auspicio: far venire alla luce, con l’aiuto di tutti, almeno un piccolo centro sperimentale, magari diurno, per testare le possibilità e la risposta del territorio. Per questo avremo bisogno di tante risorse economiche ma soprattutto del volontariato.
Siena inclusiva e accogliente. La città e l’intero territorio senese dovrà scoprire sempre più il valore dell’essere aperto a tutto e soprattutto a tutti per essere davvero un territorio di eccellenza. Abbiamo e godiamo di varie eccellenze: il vino, l’olio, il formaggio, la chianina, la cinta e tanta storia, per citare solo le maggiori; dobbiamo però completare le nostre eccellenze rendendole davvero fruibili a tutti.
Auspicio: dobbiamo far crescere la cultura dell’inclusione, dell’accessibile affinchè quando si programma il futuro di un territorio non si pensi solo a rendere fruibile un marciappiedi a una carozzina o a un cieco col bastone. Avremo vinto la battaglia dell’inclusione e dell’accessibilità quando si sarà affermato il principio che l’inclusione e l’accessibilità sono per tutti.Sociale e volontariato. Non mi soffermo sulle difficoltà che stanno attraversando tutte le associazioni che operano nel sociale, ma mi limito a formulare un auspicio che è anche un appello forte.
Auspicio: la svolta per le associazioni che operano nel sociale sta nel volontariato. Auspico un sempre maggiore impegno di tutti nel volontariato sociale. Una sola ora del proprio tempo messa a disposizione dell’altro, può rendere meno dura la quotidianità a una persona che vive una difficoltà permanente o temporanea che sia.Speriamo, dunque, in un anno migliore del precedente e vissuto nella massima unità per il bene di tutti.
Massimo Vita – UIC Siena