L'hanno scritta Diaferia e De Michele sul tema della mobilità
SIENA. Al Rettore dell’Università di Siena, al Presidente dell’ARDSU Toscana, al Sindaco di Siena.
Come Consiglieri d’Amministrazione dell’Università degli studi di Siena e dell’Azienda Regionale del Diritto allo Studio Universitario Toscana di Link-Siena, avvertiamo la necessità impellente di aprire in tempi brevi, un vasto ragionamento sul problema della mobilità cittadina che interessa, non solo gli studenti, ma l’intera popolazione senese.
Riteniamo infatti che l’investimento nel trasporto pubblico debba diventare un obiettivo imprescindibile nell’ azione politica di tutte le istituzioni e un preciso impegno che ci si deve assumere nei confronti della collettività. Ad oggi osserviamo una situazione in cui il costo del biglietto dell’autobus è aumentato ulteriormente, ad oggi 1,20 euro, determinando così un rincaro della tariffa del 20% in meno di 2 anni. Non è pensabile scaricare sempre sulle fasce sociali più deboli, come pensionati, lavoratori e studenti, le conseguenze di una politica nazionale fatta di continui tagli alla spesa. Chiediamo pertanto che, tramite la società Tiemme gestore del servizio, il prezzo del biglietto degli autobus e dell’abbonamento, anch’ esso aumentato, diminuiscano immediatamente.
Osserviamo inoltre, da un lato un generale sovraffollamento delle corse, soprattutto quelle che collegano il centro con la Stazione, l’Ospedale e San Miniato, dall’altro una strutturale mancanza di collegamenti, specialmente di sera e nei giorni festivi, da e verso le residenze universitarie ubicate nel Comune di Monteriggioni, cioè “Uopini – Peppino Impastato” e la “Tognazza”. Questa spiacevole situazione va sanata immediatamente introducendo nuove linee di collegamento notturne, rendendo possibile che ogni 30 minuti, non ogni ora, gli studenti possano raggiungere il centro o la residenza stessa in tranquillità, senza la necessità di crearsi un varco fra la gente per salire, come spesso accade. La mancanza di un numero adeguato di corse inficia sulla possibilità di partecipare in maniera proficua alla vita universitaria, diventando così uno strumento di esclusione sociale.
Verifichiamo inoltre come gli studenti che vivono nella residenza “Peppino Impastato” si vedono costretti, quando gli autobus non si fermano in corrispondenza della residenza, a dover raggiungere la fermata più vicina, 500 metri, percorrendo una strada al buoi e senza marciapiede alcuno. E’ necessario, pertanto, costruire una pensilina e un sistema di illuminazione pubblica, oggi assente, per garantire la sicurezza dei passeggeri tutti, non solo degli studenti, dato che è estremamente pericoloso sostare sul ciglio stradale. Bisogna inoltre introdurre uno schema di convenzionamento tra Comune, Università e DSU sul modello positivo di Pisa, per ridurre il costo dell’abbonamento almeno del 50% per gli studenti. Tale misura deve essere adottata affinché l’investimento pubblico per i soggetti in formazione comprenda anche un’agevolazione sugli ulteriori costi che gravano sugli stessi.
Tale convenzione dovrà tener conto anche di coloro che abitano nelle residenze universitarie, raggiungibili solo con gli autobus, e prevedere per loro uno sconto aggiuntivo. Tali studenti, costretti ad abitare in zone periferiche, ottengono una borsa di studio su una base economica, sarebbe quindi controproducente un sistema che cerca di agevolare alcuni servizi pesando su altri, poiché non otterrebbe, nella loro pienezza, la finalità di garantire il diritto allo studio. Infatti dover sostenere il costo di un abbonamento va inevitabilmente a diminuire l’importo monetario della borsa di studio in maniera molto marcata.
L’impegno delle succitate istituzioni dovrà, quindi, non solo riguardare una linea di principio, ma eventualmente un accordo economico e finanziario che permetta di ammortizzare i costi troppo elevati dei trasporti.
Tutte le problematiche riguardanti la mobilità interessano non solo gli studenti, che rappresentano un quarto dell’intera popolazione senese, ma anche tutti i cittadini. La viabilità urbana dipende molto dalla fruibilità, dal funzionamento e dalla competitività del servizio. Questo problema non è isolato dalle esigenze del resto della popolazione che non sfrutta il servizio su gomma.
Dare risposte chiare, attivando in tempi brevi un tavolo di confronto che analizzi i problemi qui esposti e che accolga le nostre richieste, è un segnale politico di intelligenza e di apertura verso quella parte della cittadinanza, senese e non senese, che oggi come non mai soffre i problemi della crisi economica e la mancanza, o addirittura l’assenza completa, di servizi. Pertanto non iniziare un percorso del genere sarebbe un errore imperdonabile.
Fabrizio Diaferia, Consigliere d’Amministrazione UNISI e Giuseppe De Michele, Consigliere d’Amministrazione ARDSU Toscana
