SIENA. Caro Maurizio, immagino e spero che con il tuo commento al mio articolo del 29 giugno 2021 sul Cittadino (https://www.ilcittadinoonline.it/economia-e-politica/siena-sotto-il-giogo-dello-straniero-eccessivo-forse-no/ ) tu non volessi fare del sarcasmo, ma una brevissima e serissima considerazione che sarei pronto a condividere.
Analoga valutazione ha fatto altrove Luciano Peccianti, ma il suo intento mi è sembrato molto ironico, per cui gli ho risposto, e rispondo qui anche a te, nella seguente maniera.
Premetto subito, cosa che spero condividerai, che la democrazia sta a sinistra, mentre il dispotismo e la tirannia stanno a destra. Spero che condividerai anche che dai livelli di democrazia applicati in un regime politico dipendono in diretta proporzione non solo i livelli di libertà, giustizia, uguaglianza, solidarietà ecc., ma anche, e direi soprattutto, i livelli di prosperità diffusa di una comunità. Basta un’occhiata anche distratta alla geopolitica del pianeta per convincersene. Spero infine che condividerai anche che il principio fondante della democrazia sia “i governanti controllati dai governati”, e che, all’opposto, stanno dispotismo e tirannia.
Tutto ciò premesso, spero che converrai anche che un successo del voto a Letta quale eventuale parlamentare del nostro territorio, non consentirebbe di controllarne l’operato una volta eletto. Mentre il voto che consentisse l’elezione al Parlamento di un senese, magari anche sentimentalmente legato al territorio, consentirebbe agli elettori un più serrato controllo su di lui.
Insomma il voto “di sinistra” a Letta non rispetta il principio fondamentale della democrazia, per cui in sostanza, quello è un voto “di destra”. Mentre il voto dato a un senese, ancorché formalmente considerato “di destra”, nella sostanza è invece un voto “di sinistra”.
Mauro Aurigi