
SIENA. Quando avvenne il passaggio di testimone tra il compianto Presidente Paolo De Luca e l'attuale proprietà di Giovanni Lombardi Stronati, scelto dall'advisor Mps Banca Personale, le Istituzioni locali ed in particolare i vertici del Monte dei Paschi, sponsor della squadra, elogiarono il nuovo proprietario ("si è fatto squadra", "è stata una grande e complessa operazione che poteva compiere solo una grande banca come il Mps", venne scritto sui giornali) rassicurando i sempre più numerosi tifosi della Robur.
Registriamo, adesso, invece, con profondo sconcerto, l'imbarazzante e vergognoso silenzio delle Istituzioni cittadine in questo momento di profonda crisi della vecchia Robur: nessuno ha ufficialmente detto nulla, dall'Amministrazione comunale di Siena, allo sponsor Banca Monte dei Paschi, quest'ultimo al di là di qualche pantomima raccontata a giro e di per sé poco credibile ed al di là di qualche voce, che, se fosse vera, contribuirebbe a dimostrare che le nostre Istituzioni non hanno (o non vogliono avere) alcuna voce in capitolo su quanto sta avvenendo. Oltretutto, un coinvolgimento delle Istituzioni locali, proposto prima dai tifosi e poi da un giornalista senese durante una recente trasmissione televisiva, è stato rifiutato con una semi rivolta dei presenti. Crediamo che i "sentimenti" dei sostenitori del Siena non meritino di essere presi in giro in questo modo.
Non vogliamo intervenire nel merito della vendita dei migliori elementi o delle varie scelte tecniche e societarie, operate dall'A.C. Siena, ma crediamo, come forza politica locale, che le Istituzioni della nostra Città non debbano assolutamente rimanere in silenzio dinanzi al rischio di un pericoloso affossamento di quello che è un grosso patrimonio sportivo della nostra Città.
Tutta l'attenzione nei confronti del Siena Calcio sembra sia improvvisamente calata parallelamente agli sviluppi del progetto del nuovo Stadio, che non verrà mai realizzato con tutto il suo "contorno" (dal raddoppio dell'Isola d'Arbia, ai lavori nella conca del Rastrello), nonostante le solite raccomandazioni fatte dal Sindaco Cenni, che ha cancellato il nuovo Stadio a Borgovecchio dal piano triennale delle opere pubbliche del triennio 2010 / 2012: mancanza di soldi?!? Ricordiamo, a tal proposito, che, prima di essere definitivamente cancellato, l'ultimo stanziamento ufficiale del Comune di Siena sul nuovo Stadio era superiore addirittura ai 100 milioni di Euro, una cifra che non potrà mai vedere una partnership privata, soprattutto da parte delle società sportive (AC Siena in primis).
Era la cementificazione legata alla costruzione di una cattedrale nel deserto l'unica motivazione per mantenere il Siena in serie A? Sparito lo Stadio, impoverita la Banca, nati mille problemi per la nostra Città (dalla crisi dell'Ateneo, alla "nube tossica" di Antonveneta che ne sta condizionando la vita quotidiana), le lobby cittadine hanno deciso, per comodità di vetrina e per spirito di "Casta", di lasciare che la vecchia Robur sia costretta a seguire il proprio triste corso?!? Come si giustificheranno nei confronti di tutti quei Senesi che stanno vivendo con simpatia le sorti di questa squadra?!?
Il momento impone il massimo sostegno alla Robur, ma è giusto che qualcuno, politicamente, inizi a fare il proprio, pubblico mea culpa. Abbiamo l'impressione che, per certi personaggi senza la necessaria cultura del territorio, anche l'A.C. Siena e tutta la sua gloriosa storia, al pari di altre peculiarità cittadine (Contrade in primis), sia stata solo uno strumento utilizzato per particolari ritorni di immagine e di consenso elettorale, e che ora, esaurito il suo strategico interesse e in mancanza delle minime capacità, e volontà, di gestire questa ulteriore emergenza, rischia di seguire tutta la Città nel pauroso declino economico e sociale.
Lega Nord – Lega Toscana
Segreteria Provinciale di Siena
Registriamo, adesso, invece, con profondo sconcerto, l'imbarazzante e vergognoso silenzio delle Istituzioni cittadine in questo momento di profonda crisi della vecchia Robur: nessuno ha ufficialmente detto nulla, dall'Amministrazione comunale di Siena, allo sponsor Banca Monte dei Paschi, quest'ultimo al di là di qualche pantomima raccontata a giro e di per sé poco credibile ed al di là di qualche voce, che, se fosse vera, contribuirebbe a dimostrare che le nostre Istituzioni non hanno (o non vogliono avere) alcuna voce in capitolo su quanto sta avvenendo. Oltretutto, un coinvolgimento delle Istituzioni locali, proposto prima dai tifosi e poi da un giornalista senese durante una recente trasmissione televisiva, è stato rifiutato con una semi rivolta dei presenti. Crediamo che i "sentimenti" dei sostenitori del Siena non meritino di essere presi in giro in questo modo.
Non vogliamo intervenire nel merito della vendita dei migliori elementi o delle varie scelte tecniche e societarie, operate dall'A.C. Siena, ma crediamo, come forza politica locale, che le Istituzioni della nostra Città non debbano assolutamente rimanere in silenzio dinanzi al rischio di un pericoloso affossamento di quello che è un grosso patrimonio sportivo della nostra Città.
Tutta l'attenzione nei confronti del Siena Calcio sembra sia improvvisamente calata parallelamente agli sviluppi del progetto del nuovo Stadio, che non verrà mai realizzato con tutto il suo "contorno" (dal raddoppio dell'Isola d'Arbia, ai lavori nella conca del Rastrello), nonostante le solite raccomandazioni fatte dal Sindaco Cenni, che ha cancellato il nuovo Stadio a Borgovecchio dal piano triennale delle opere pubbliche del triennio 2010 / 2012: mancanza di soldi?!? Ricordiamo, a tal proposito, che, prima di essere definitivamente cancellato, l'ultimo stanziamento ufficiale del Comune di Siena sul nuovo Stadio era superiore addirittura ai 100 milioni di Euro, una cifra che non potrà mai vedere una partnership privata, soprattutto da parte delle società sportive (AC Siena in primis).
Era la cementificazione legata alla costruzione di una cattedrale nel deserto l'unica motivazione per mantenere il Siena in serie A? Sparito lo Stadio, impoverita la Banca, nati mille problemi per la nostra Città (dalla crisi dell'Ateneo, alla "nube tossica" di Antonveneta che ne sta condizionando la vita quotidiana), le lobby cittadine hanno deciso, per comodità di vetrina e per spirito di "Casta", di lasciare che la vecchia Robur sia costretta a seguire il proprio triste corso?!? Come si giustificheranno nei confronti di tutti quei Senesi che stanno vivendo con simpatia le sorti di questa squadra?!?
Il momento impone il massimo sostegno alla Robur, ma è giusto che qualcuno, politicamente, inizi a fare il proprio, pubblico mea culpa. Abbiamo l'impressione che, per certi personaggi senza la necessaria cultura del territorio, anche l'A.C. Siena e tutta la sua gloriosa storia, al pari di altre peculiarità cittadine (Contrade in primis), sia stata solo uno strumento utilizzato per particolari ritorni di immagine e di consenso elettorale, e che ora, esaurito il suo strategico interesse e in mancanza delle minime capacità, e volontà, di gestire questa ulteriore emergenza, rischia di seguire tutta la Città nel pauroso declino economico e sociale.
Lega Nord – Lega Toscana
Segreteria Provinciale di Siena