di Andrea Pagliantini
SIENA. Difficile non pensare al ciclo di affreschi dell’“Allegoria del Buongoverno” di Ambrogio Lorenzetti conservato nel Palazzo Pubblico di Siena quando in un qualunque giorno, fino a tarda ora, colorati sacchi di spazzatura fanno da bordura al passaggio dei numerosi turisti, che affollano le vie del centro, che, con commenti (spesso sprezzanti) indicano i cumuli sulle vie. Non sono un bel biglietto da visita per la città.
Nel Salento, a Lecce, splendida città barocca (90.000 abitanti,) finemente ristrutturata grazie al benefico ottenimento di fondi comunitari che le stanno ridonando prestigio e luce, il discorso dei rifiuti urbani non è esteticamente impattante come a Siena: infatti, si trovano per le vie piccoli contenitori di plastica con colori diversi che ogni locale, esercizio, famiglia, lascia fuori della porta o in zone definite per essere ritirato da furgoncini elettrici.
Questi contenitori permettono di fare un’eccellente raccolta differenziata e rappresentano un modo intelligente di gestione, omettendo lo spettacoli di sacchi, scatoloni ecc. nelle vie cittadine come succede a Siena.
Per amore della bellezza che si è avuto la fortuna di trovare, per il buon nome della città trasportato nel mondo dai tanti turisti che la frequentano, il sistema Lecce potrebbe essere una forma decorosa di smaltimento dei rifiuti da studiare e magari mettere in atto.
Il sistema Lecce