Mori: "Miseria locale o gestione banale, in ogni caso evitate di andare all’ospedale"
SIENA. La storia è questa, una persona malata o in sospetto di malattia, ma una persona semplice, di quelle che si fidano delle strutture pubbliche e che forse sono anche costrette dalle proprie condizioni a doversi fidare per forza, chiede, naturalmente attraverso il proprio medico curante, di accedere a dei controlli, si arriva perfino a ottenere l’appuntamento dopo ben diciotto mesi e scusate se è poco e se questo è degno di chiamarsi servizio. Pazienza; non è possibile fare diversamente si aspetta.
Finalmente si arriva al giorno dell’appuntamento, orario lunedì ore nove e trenta, l’inizio di una vera odissea; per chi abita vicino che si può rivolgere al mezzo pubblico la situazione è ancora possibile, gli altri? Quelli che dovranno usare la propria auto? Beh in quel caso provate a trovare posto dopo le ore otto, e vi assicuro che è più facile vincere al superenalotto.
Però questo non basta, sono circa le nove e comincia la marcia dei vigili urbani e dei mezzi per la rimozione auto, l’atmosfera si avvicina a quella nella quale gli avvoltoi mirano la prossima carogna, e quei disgraziati in preda alla sete e alla fame di cure, sono colpiti dai tanto zelanti vigili, ( che in quel caso somigliano proprio agli avvoltoi del deserto) forse devono far cassa per il comune, ci sono delle visite importanti, si sa, pranzi e cene da pagare, andiamo a prendere i soldi da chi soffre, tanto una più una meno che cambia, stessa cosa per i carri rimozione auto, magari in zona pronto soccorso, luogo nel quale è risaputo che si va solo per divertimento, quei carri prendono la parvenza di quelli funebri, perché qualcuno pagherà delle cifre per le sue tasche impossibili da sostenere.
Va bene, finalmente il disgraziato riesce ad arrivare all’appuntamento e qui comincia il bello, immediatamente scopre che l’appuntamento è per tutti alla stessa ora, e vale invece il concetto che passa chi è arrivato prima, e i propri impegni per la mattinata o per il pomeriggio? E le lunghe attese di ore che in primis le persone anziane devono affrontare con le loro difficoltà fisiche? Tutto questo non conta assolutamente nulla, lo dice il ruolo, sei un paziente devi portare pazienza.
Però alla fine avrai ricevuto un servizio decente senza spendere nulla cosa si può volere di più;………. Ascolto i commenti e capisco di aver sbagliato tutto, il servizio costa, e pure tanto. Danno e beffa si rincorrono e nessuno ci pensa, il parcheggio deve essere pagato, ma oltre alla riscossione non offre nessun tipo di controllo, a Nottola non si paga, a Poggibonsi non si paga, ad Arezzo non si paga, e allora perché a Siena si? Forse perché ci sono i parcheggiatori che controllano? No di certo, il parcheggio come tutto il resto, serve a mantenere quegli avvoltoi di cui parlavo prima e il poro disgraziato che si è rivolto alle cure dell’ospedale di Siena si rende subito conto che mentre per lui ci sono grandi costi e lunghe attese per molti, non certo di Siena e neppure italiani esiste una corsia assolutamente preferenziale RIFLETTIAMO!!!
Massimo Mori