SIENA. Dall’associazione Buongoverno riceviamo e pubblichiamo.
“E’ in pieno svolgimento il processo sul disastro MPS conseguente all’acquisizione di Banca Antonveneta.
Presso il Tribunale di Milano, sono in corso le udienze dei vari filoni dell’inchiesta, per la quale è stato fondamentale l’impegno dell’avvocato Paolo Emilio Falaschi, coadiuvato dall’avvocato Massimo Rossi e da altri collaboratori, oltre che dall’Associazione Buongoverno MPS.
Lo scorso 18 marzo, nelle audizioni non annunciate, e quindi, a nostro parere, presentate con procedura poco corretta, dell’ex ministro dell’Economia Saccomanni e del dirigente di Banca d’Italia Barbagallo, tra banalità e questioni ormai chiare, sono venute alla luce incoerenze ed imbarazzi che aprono ulteriori prospettive per l’accertamento di verità e responsabilità.
In questo contesto, vogliamo sottolineare lo sforzo immane, sia da un punto di vista fisico che economico, per far fronte ai procedimenti in corso: solo per uno dei processi in atto sono già previste ben undici udienze da ora a luglio.
Per evitare di giungere alla vanificazione dell’impegno finora profuso, di fronte alle imminenti prescrizioni, l’Associazione Buongoverno MPS chiede a tutti, cittadini, risparmiatori e dipendenti MPS, ma soprattutto agli Enti pubblici locali, in primis al Comune di Siena, alla Regione Toscana e alla Fondazione MPS, di fare quadrato per evitare questa ennesima beffa a danno delle Comunità di riferimento.
Chiediamo pertanto ai primi di contribuire, sia fisicamente che economicamente, tramite partecipazione, iscrizione, o donazioni all’Associazione Buongoverno MPS, ed invitiamo gli Enti territoriali a presenziare attivamente, anche con propri legali di riferimento, alle prossime fasi dei vari processi. Facciamo notare, a tal proposito, come sia stato fondamentale l’impegno delle Istituzioni locali in altre realtà italiane, colpite da problematiche simili alla nostra, per dar voce e supporto a chi ha subito i danni conseguenti alle crisi bancarie.
Finalmente, dopo anni di tentativi di minimizzazione dei fatti, o di vero e proprio insabbiamento, alcuni passaggi possono fare sperare non solo nel necessario accertamento di verità e responsabilità, ma anche in importanti risarcimenti ad azionisti, risparmiatori e, in modo sicuramente più cospicuo, alla stessa Fondazione MPS.
Siamo certi dunque che, dopo anni di colpevole inattività, gli Enti locali non si tireranno indietro nella difesa dei diritti dei cittadini da loro rappresentati, in questa fase decisiva e fondamentale per svelare i misteri”.