Denuncia di Federico Grazi per il padre operato all'ospedale di Nottola nel 2011
Non si tratta di un caso isolato, in quanto stando alle notizie che ho potuto raccogliere da altre famiglie che si trovano nella mia stessa situazione le criticità e difficoltà nella consegna di farmaci e materiale sanitario sono frequenti.Farmaci per i quali il Distretto di Sinalunga di cui è responsabile medico Eros Sabatini e la responsabilità infermieristica è in mano all’infermiera Lorella Brandini, e proprio il medico responsabile del Distretto sinalunghese ha spesso creato opposizione cercandone con forza la sostituzione con alcuni di tipo generico, di minor costo e efficacia. Di tali assenze di forniture e anomale sostituzioni sono complici anche il medico curante Gherardo Menchetti di Sinalunga e il responsabile dell’ufficio cure primarie dell’ospedale di Nottola Giovanni Tiezzi; i quali fungono da croupier dell’Asl 7.
Per queste mancanze che si protraggono da ben 2 mesi, dichiara Grazi, presenterò un esposto alla Procura di Siena citando in giudizio tutti i professionisti di Asl che siano responsabili di questa situazione. Una situazione che ormai ha portato allo stremo la nostra famiglia costretta ad assistere ad un comportamento ostile e meschino da parte della stessa azienda sanitaria responsabile di un errore medico per il quale all’ epoca dei fatti era la Procura di Montepulciano ha formulato un capo di imputazione». Nonostante la piena conoscenza della complessità del caso non sono solerti nell’erogazione dei farmaci richiesti dalla famiglia del paziente. Da questi episodi si evince quanta mal organizzazione vi sia all’interno della Asl 7. Sarebbe inoltre il caso che qualora l’Azienda Sanitaria non riesca a fornire tali farmaci si impegni attivamente a rimborsare il costo degli stessi alla famiglia.
«Pare assurdo che medici e responsabili della Asl non si possono rendere conto di come sia pesante per una famiglia accudire un paziente in situazione così grave che viene definito stato vegetativo. Sulle dinamiche dell’evento c’è un’indagine della Magistratura che farà il proprio corso.
Quello che a me preme – dichiara Grazi – è che a mio padre, come a tutte le famiglie di ammalati cronici dell’Asl di Siena, non venga a mancare alcun tipo di ausilio, sostegno o servizio, così come previsto dalle nostre normative, che ogni giorno per la politica della riduzione dei costi rischiano di essere messi in discussione.
Per questo motivo chiedo formalmente all’Asl 7 di relazionare su eventuali carenze presenti fra i beni di prima necessità, nelle forniture ospedaliere e nei farmaci destinati a tutti i pazienti cronici».
Dr. Federico Grazi