Gli Amici dei Bagni di Petriolo segnalano il pericolo imminente

Oltre a limitare l’accesso ad un lungo tratto del fiume Farma, la pista di cantiere pone gravi rischi per la stabilità degli immobili storici, a causa delle vibrazioni prodotte dal traffico di mezzi.
Già nel luglio 2013 la Soprintendenza di Siena aveva prescritto ad Anas di mettere in sicurezza – prima di iniziare i lavori – gli immobili storici, al fine di ridurre il rischio di danni e/o lesioni, tuttavia i lavori ed il traffico di mezzi di cantiere sono continuati e solo nel corso del 2014 Anas ha fatto eseguire parziali interventi sulla chiesa e su parte delle mura.
Il tratto di mura adiacente il fiume, circa 10 metri dietro la chiesa, per quanto pericolante, non è mai stato oggetto di interventi, in spregio non solo della conservazione delle mura ma anche della sicurezza e dell’incolumità dei bagnanti nel fiume Farma e delle maestranze che transitano sulla pista.
In un recente incontro pubblico, Anas ha illustrato i progressi nei lavori, celebrato l’apertura di alcune centinaia di metri della nuova “senese” ed ha anche dichiarato che il traffico di mezzi pesanti non ha provocato nessun danno o lesione alle mura medievali sostenendo che la stabilità degli immobili è costantemente monitorata da appositi sensori.
Le foto scattate il 1 giugno 2015 documentano invece il crollo di una parte delle mura; nelle foto si vede che il sensore – teoricamente installato per monitorare le vibrazioni – non è collegato a nessuna fonte di alimentazione ed a nessuna centralina che registri i dati.
Anas sostiene che i tecnici incaricati della messa in sicurezza stanno “valutando”, da oltre un anno, con la competente Soprintendenza quali tecniche e metodologie siano più adatte per l’intervento.
Viene da pensare che la metodologia di intervento adottata consista nell’attendere il crollo totale delle mura.

Vi è motivo di temere per la conservazione della falda acquifera e della vena di acqua termale di Petriolo, un bene comune che non può essere messo a rischio da interventi impropri effettuati senza effettivi controlli da parte degli enti competenti.
Sappiamo, anche da recenti trasmissioni televisive, come Anas sia rigorosa nel garantire la buona costruzione delle opere; come non avere fiducia in una società che, da 40 anni, sta terminando la Salerno Reggio Calabria ?
Associazione “Gli Amici dei Bagni di Petriolo”