SIENA. “L’arte dà ricchezza”, come afferma in una recente intervista il dottor Albino Ruberti, amministratore delegato di Opera Laboratori Fiorentini – Civita (società privata che cura mostre, servizi aggiuntivi e gestisce il complesso del Duomo di Siena).
Al di là delle considerazioni del nostro patrimonio pubblico fatto gestire da privati, è parzialmente vero che “l’arte dà ricchezza”, o almeno la ricchezza non è a disposizione di tutti, come dimostra il fatto che per un fornitore di prestazioni professionali di Opera – Civita, la ricchezza è molto lontana nel tempo a venire.
I bilanci della società vanno a gonfie vele, avendo, oltre ai servizi di logistica, anche la creazione di attività culturali. Solo che i fornitori, che di norma devono essere retribuiti entro 60 giorni, non lo sono neanche a sei mesi dalla data di emissione della fattura.
Nel composto silenzio di chi aspetta, perché teme di non essere pagato, non essere richiamato in attività professionali o finire nella casella degli incomodi, se e quando – sia pur con garbo e educazione – fa presente le questioni reali.
Lettera firmata