Le considerazioni del Comitato dei residenti delle Logge del Papa, Via del Porrione, Via Pantaneto, Vicoli del Luparello e Fortuna
SIENA. Successive e doverose considerazioni del Comitato dei residenti delle Logge del Papa, Via del Porrione, Via Pantaneto, Vicoli del Luparello e Fortuna e dintorni alle notizie comparse sulla stampa nella settimana.
Il Comunicato emesso dai residenti e pubblicato domenica 3 aprile 2016, ha provocato un ampio dibattito nella nostra città. Sono intervenuti esponenti nel campo artistico e musicale tra i quali un esponente importante di Siena Jazz, sono intervenute le istituzioni e non ultima la vicepresidente della Confesercenti, della quale per la verità, ci stupisce, l’uso di un linguaggio che non corrisponde certo al metodo, al contenuto e al comportamento dei residenti promotori dell’esposto al sindaco sulle problematiche che riguardano l’intera zona Logge del Papa, Via del Porrione, Via Pantaneto, Vicoli del Luparello e Fortuna e dintorni. Infatti stupisce la frase : “Se l’esercente è in regola il residente deve stare zitto”. Per un lettore è il primo impatto che determina un’ impressione e non ci sembra che faccia parte di quello spirito costruttivo e di collaborazione necessario per individuare le soluzioni che soddisfino la salvaguardia della salute dei residenti e degli abitanti e le aspettative degli esercenti.
Sottolineiamo, inoltre, che per noi non ci sono esercenti di serie A ed esercenti di serie B, così come non ci sono residenti e abitanti di serie A e di serie B. Pertanto, pensiamo sia preferibile nell’interesse di questa città trovare delle soluzioni condivise evitando scontri inutili e dannosi. Al riguardo ci sia consentito osservare che negli articoli che sono comparsi nella settimana trascorsa ben poco spazio è stato concesso a tutte le problematiche che riguardano l’intera zona Logge del Papa, Via del Porrione, Via Pantaneto, Vicoli del Luparello e Fortuna e dintorni. Problemi, ripetiemo, che incidono pesantemente sulla salute degli individui e che vanno dal limite della insopportabilità dei disagi derivanti dagli effetti acustici, dagli schiamazzi fino a tardissima notte, dagli effetti igienici e della sicurezza. A questo poi si devono sommare anche i disagi diurni derivanti dai cattivi odori che vengono liberati in aria da alcuni esercizi e che costringono i vicini a non fare nemmeno il ricambio dell’aria nelle proprie case. Abbiamo avuto la sensazione che tutta l’attenzione mediatica si sia concentrata su “Un Tubo” tralasciando, salvo qualche articolo, tutti gli altri aspetti relativi alle zone limitrofe suscitando così il dubbio che, a partire dalle Associazioni di categoria, pubblicità e incentivazione economica non valga per tutti nello stesso modo.
Per noi è importante ribadire, che abbiamo posto i problemi con spirito costruttivo verso le istituzioni, i commercianti, gli esercenti, esigendo soltanto il rispetto delle regole che devono valere per tutti e la disponibilità a confrontarsi per trovare una soluzione alle varie problematiche presenti. Abbiamo appreso dalla stampa che l’Amministrazione Comunale si appresta a varare una nuova normativa in materia. Noi siamo d’accordo e siamo pronti al confronto partendo dal valore che noi diamo alla parola condivisione. Condivisione signifca avere qualcosa in comune, conciliare significa mettersi d’accordo, ma non necessariamente condividere quell’accordo, e se non è condiviso sarà difficile attuarlo. Noi siamo certi che chi ha il compito di mediare ne terrà conto e ci auguriano che oltre a prestare attenzione alle regole, che sembrano avere al centro le liberalizzazioni, si tenga conto che le regole debbono essere rispettate e, purtroppo, l’esperienza ci ha insegnato che neanche quelle esistenti sono state rispettate. Pertanto la condivisione sarà utile anche per questo, far rispettare le regole nei modi previsti dalla legge ma anche dal buon senso per evitare percorsi alternativi a quelli adottai fino ad oggi.
Comitato residenti firmatari degli esposti del 9 febbraio e 20 dicembre 2015