SIENA. Nel 2021 Siena ha eletto in Parlamento il Segretario nazionale del PD, vorrei che il 2022 sia l’anno nel quale il PD allarghi ed arricchisca la sua rappresentanza sociale e politica.
In questi giorni si è prestata fin troppa attenzione all’eventuale ritorno nel PD di singoli esponenti politici, mentre molto più importante sarà la capacità di dare voce e spazio a quella parte della società che guarda a sinistra, ma che finora ha visto con diffidenza un PD troppo schiacciato sugli equilibri interni e su una logica governista.
La campagna elettorale di Letta ha riattivato molte relazioni, che vanno proseguite e sviluppate, partendo dagli eccellenti risultati raggiunti con l’ultima manovra finanziaria, fra i quali brilla il varo del Biotecnopolo senese.
Le persone devono percepire il PD come un partito aperto ed attento ai diritti, alla lotta contro le disuguaglianze sociali di ogni genere, alla dignità del lavoro ed alla sensibilità ambientale come necessario parametro di ogni investimento che derivi dal PNRR.
Del chiacchiericcio sui ricongiungimenti della politica possiamo farne serenamente a meno, perché è prioritario costruire un programma di reale innovazione, perno di ogni futura aggregazione.
Prendendo tempestivamente le distanze, ad esempio, dal modo di operare della Giunta De Mossi a Siena, che sta isolando il capoluogo dal resto della provincia, mostrando una spregiudicata ed inefficiente modalità di gestione clientelare del potere.
In questo modo, potremo finalmente renderci più attrattivi verso quella massa di cittadinanza che non sa come votare o che si rifugia nell’astensione.