SAN QUIRICO D’ORCIA. Di fronte a quell’obbrobrio incompiuto in vetrate e cemento del poliambulatorio, c’è una piccola area di sosta, posta sotto la fresca copertura di piante. Arrivando, la piazzola rimane sulla sinistra e l’attenzione giustamente cade sulle macchine in arrivo dalla direzione opposta al senso di marcia. Arrivando è quasi impossibile notare la presenza di un cartello all’ingresso della piccola area di sosta, che regola il parcheggio con disco orario. Altre macchine o un furgoncino ne impediscono quasi totalmente la visione, per un cartello del genere che sarebbe opportuno fosse proprio di fronte al bordo del parcheggio per essere visto.
I pochi minuti che servono per fare il giro di Bagno Vignoni, qualche foto, il ritorno alla macchina ed ecco la sorpresa di trovare un foglietto rosa sul tergicristallo, così come tutte le macchine intorno.
Poco prima di entrare a Bagno Vignoni, una sontuosa macchina della Polizia Municipale, sosta con due agenti fissi che danno indicazioni oppure dialogano cordialmente con i visitatori.
Poco dopo inizia la mietitura, con la falce fienaia sotto forma di penna nel blocchetto, che in pochi attimi porta nelle casse del Comune di San Quirico d’Orcia una bella quantità di sacchi di grano.
Ciò probabilmente spiega la presenza assidua della pattuglia, ciò certifica la tristezza di come non si punisca il cittadino marrano e incivile, ma si scommetta se il cartello del disco orario possa essere visto o meno.
Andrea Pagliantini