Sarebbe il caso che Siena collabori anche con i comuni limitrofi e faccia rete con loro
Riceviamo e pubblichiamo dalla Sinistra per Asciano
ASCIANO. Viviamo in un periodo dove il coraggio unito ad una visione strategica per il futuro sono fondamentali per sopravvivere. Asciano non è più quel comune florido e promettente degli anni 60/70. Oggi subiamo la crisi tutti gli altri ma ci portiamo un peso ulteriore sulle spalle: quello di essere isolati dal punto di vista dei trasporti in un’era dove i collegamenti e le “reti” sono basilari per l’economia e la società.
Guardando la cartina si nota come le due strade principali, la Cassia e il raccordo Siena-Bettolle, evitano il nostro comune come si evita un lago. Intanto qua si è pensato bene di fare una variante alle porte del paese la cui conclusione sembra sempre più lontana.
L’unica vera via di collegamento che abbiamo, la ferrovia, sta cadendo o viene fatta cadere a pezzi. Da Asciano abbiamo però il dovere di accendere i riflettori su una scelta stupida e insostenibile che sta facendo del male non solo alla nostra zona ma all’Italia intera. Lo ha già fatto il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, uscendo sui giornali con delle dichiarazioni che possono esser reputate positive. Sarebbe il caso che Siena collabori anche con i comuni limitrofi e faccia rete con loro visto che fare a braccio di ferro con Trenitalia è impresa ardua e spesso si finisce con il polso rotto.
A Dicembre del 2009 facemmo un incontro pubblico nel quale fu vagliata una soluzione possibile alle carenze del servizio di trasporto su rotaia. Ricordando che la rete ferroviaria è stata costruita con lo sforzo delle popolazioni residenti nel territorio sarebbe il momento che il territorio si riappropri di quello che per Trenitalia è un “ramo secco” per farlo rinascere e gestirlo in modo da dare un servizio che tenga conto delle esigenze reali delle persone che ci vivono. Un consorzio pubblico potrebbe fare al caso nostro.
Ovviamente c’è chi penserà subito che la gestione pubblica di un servizio serve solo a creare più poltrone per la politica. Ma la politica ha anche il dovere di ascoltare i cittadini e quest’ultimi hanno il dovere di farsi sentire dalla politica, tutto questo non c’è con un’azienda privata, soprattutto se ha un evidente monopolio sul servizio che offre.
La Sinistra per Asciano
Sinistra Ecologia e Libertà