La Provincia di Siena discrimina le donne?

I voucher per i corsi di lingua toccano solo agli uomini

SIENA. Nel marzo di quest’anno la Provincia di Siena aveva pubblicato un bando “Avviso pubblico per il finanziamento di percorsi formativi individuali mediante assegnazione di voucher formativi” finalizzati “al rafforzamento ed aggiornamento delle competenze individuali dei singoli lavoratori”. Una buona occasione, per un lavoratore dipendente, per aggiornare le proprie competenze ad esempio nella lingua inglese o nell’informatica e progredire nel mondo del lavoro. Una buona occasione soprattutto per le donne, perché sappiamo che la cancellazione delle discriminazioni tra i due sessi sul lavoro è ancora lontana dall’essere realtà. E infatti l’Ente è cascato subito in un errore madornale, moralmente inaccettabile, che potrebbe provocare ricorsi se non la cancellazione del bando.

Per determinare la graduatoria di merito (art. 10, valutazione) infatti, vengono posti dei paletti per gli uomini di età superiore ai 45 anni e per le donne di età compresa tra 35 e 45 anni viene offerto un bonus di 5 punti. Salvo poi specificare al rigo successivo che “in caso di parità di punteggio, verrà considerata l’età dei candidati, dando preferenza a quello maggiore di età”. Che sarà sempre un uomo: come poi la graduatoria emessa ha confermato, i richiedenti che avevano diritto al bonus per l’età hanno ottenuto un punteggio più alto di chi non ne aveva i requisiti. E logicamente essendo l’età minima degli uomini classificati superiore a quella massima delle donne non potevano fare altro che ritrovarsi avanti… In ogni caso ci sfugge la logica, sottintesa dal bando, che vuole i maschi di 46 anni più meritevoli delle donne di pari età di poter accedere a un corso di lingua inglese. E quelle con età inferiore ammesse solo in seconda fila, giusto se basteranno i fondi del finanziamento dopo aver accontentato i maschi.

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Lettera firmata