SIENA. Dalla Consulta degli studenti di Siena Jazz riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma dei rappresentanti Giuseppe Vitale, Leonardo Romeo Borghi e Gabriele De Pasquale.
“Buongiorno, come già avrete appreso a più riprese nelle scorse settimane, la nostra Accademia versa in una situazione che ha ormai destato la preoccupazione e lo sconcerto di tutto il corpo studentesco.
Nell’ultimo semestre, l’inadeguatezza e l’incompetenza dell’attuale governance hanno raggiunto livelli tali da temere per la continuità e la sopravvivenza stessa del SJU, visto che, ai primi di settembre, permangono incertezze che di certo non sono giustificabili rispetto ad una delle eccellenze didattiche italiane in ambito jazzistico. Il tutto in un clima in cui la comunicazione è stata praticamente nulla e in alcuni casi non attinente alla realtà (nella prima assemblea il direttore artistico ha affermato falsamente che Siena Jazz non è provvista di un piano di sicurezza).
Ci siamo rivolti al sindaco di Siena Nicoletta Fabio con una lettera in cui siamo arrivati a chiedere le dimissioni di presidente, direttore amministrativo e direttore artistico, senza ottenere risposta alcuna.
Lunedì abbiamo scritto una lettera al direttore artistico Antonio Artese, in cui chiedevamo informazioni in merito all’attuale causa in corso tra Associazione Jazzistica Senese e Siena Jazz sul cambio di statuto, poiché potrebbe portare alla perdita della certificazione AFAM e quindi al conseguimento di un diploma valido sul territorio nazionale. Non c’è stata risposta a riguardo.
Abbiamo chiesto come mai, al 4 di settembre, non si conoscono i nomi dei nuovi docenti che andranno a sostituire Roberto Cecchetto, Gabriele Evangelista, Ferruccio Spinetti, Giovanni Falzone e tanti altri docenti che non hanno dato continuità nel rapporto di collaborazione con l’Accademia. La risposta è stata “ce ne stiamo occupando”.
Credo che nemmeno in una scuoletta di provincia, ad un mese dall’inizio delle lezioni, non si conoscano i nomi dei docenti.
Può essere tollerabile tutto questo in uno dei templi del Jazz in Italia? Oltretutto, coloro che hanno appena svolto gli esami di ammissione per quest’anno, aspettandosi di trovare determinati insegnanti con cui speravano di studiare e per i quali compiono un sacrificio economico commisurato ad un certo livello didattico, non hanno forse il diritto ad essere informati di tali mancanze, visto che, fino a pochi giorni fa, il sito non era nemmeno aggiornato in merito? É mai possibile che gli insegnanti stessi non siano messi al corrente rispetto ai contratti e alle
informazioni necessarie alla loro assunzione, ma si mettano in contatto con noi per chiedere delucidazioni, non avendo ottenuto risposte dalla governance?
Sono queste le molte domande che sorgono spontanee rispetto al contesto attuale. Noi tutti ci siamo iscritti al SJU sulla spinta di colleghi che l’hanno frequentato in precedenza ed abbiamo effettivamente riscontrato un livello altissimo sia per quanto riguarda gli insegnanti che i
nostri colleghi studenti. E sono pochi i conservatori che riescono a vantare tali standard. Inoltre, il clima di totale supporto e vicinanza tra docenti, studenti e operatori che svolgono il lavoro dall’interno, conferisce un valore di “grande famiglia”, che difficilmente si trova in altri contesti similari. Negli ultimi giorni c’è stato un costante lavoro di comunicazione tra noi rappresentanti e il corpo studentesco, e siamo tutti uniti in questa iniziativa.
Non siamo disposti a rinunciare a questa qualità che in molti ci invidiano; è pertanto nostro dovere istituzionale quello di essere portavoce di un sentimento condiviso che deve arrivare a tutta la popolazione senese, prima che sia troppo tardi.
Sicuri del fatto che ci darete il giusto supporto e attenzione di pubblico, cogliamo l’occasione per
porgere i nostri più cordiali saluti.
I rappresentanti della Consulta degli Studenti