SIENA. Pregiatissimo signor Sindaco,
forse sta cambiando la società e non me ne sono accorto se per parlare con il Comandante della Polizia Municipale o con un Assessore del Comune di Siena, un senese deve rivolgersi direttamente a Lei e agli organi di stampa per far sentire le proprie ragioni.
Tra l’altro, nei contatti telefonici che ho avuto, mi sono sempre presentato come membro del Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Cecco Angiolieri”, portatore, quindi, di istanze di diversi genitori.
Ringrazio, comunque, il Comando della Polizia Municipale che, dopo una settimana di insistenza, mi ha fissato un appuntamento (7 maggio con l’”incaricato alle multe”), e la Sua segreteria per aver fatto da tramite con l’omologa struttura dell’Assessore alla Polizia Municipale, D.ssa Bindi, dalla quale però, non ho ancora avuto riscontri.
Questo è il metodo nelle relazioni con il cittadino? Non crede che i ruoli con i quali ho cercato di prendere contatto abbiano un ”vincolo morale” nell’ascolto della cittadinanza e i suoi bisogni?
Sono sicuro che si tratti di “contrattempi” ma acuiscono però le criticità di quelle istanze di cui sopra e che occorre affrontare e risolvere affinché non si ripetano in futuro.
Cosa è accaduto? Così come nella maggior parte delle altre realtà, anche nei pressi dei cancelli della scuola elementare “B. Peruzzi”, in Viale Avignone, all’orario di ingresso e di uscita dalle lezioni, per un limitato lasso di tempo, si verifica il congestionamento del traffico e un uso improprio della sosta.
Proprio in questo particolare frangente, così, a caso, per due pomeriggi consecutivi all’orario d’uscita pomeridiano (16,30 ca), un Vigile urbano ha immortalato, con fotocamera, le targhe delle auto in “sosta vietata” di coloro che erano a prendere i propri figli a scuola (senza la presenza di un adulto alla porta, i bambini non vengono fatti uscire dalla scuola).
Nulla questio sulle infrazioni rilevate, ma mi domando se sia un metodo opportuno e rispettoso del senso dell’etica.
Era in uso da parte dei vigili urbani, una certa “attenzione/sensibilità”, prima di elevare contravvenzioni per divieti di sosta, ma oggi non è più così.
Perché questo inasprimento nei controlli della sosta? Perché i controlli a tappeto su Viale Cavour e Viale Mameli e contravvenzioni non solo alle auto ma anche ai motocicli in sosta sui marciapiedi? Forse tali comportamenti scaturiscono dai provvedimenti relativi all’istituzione della Aru Fuori Porta Camollia?
Cosa è successo signor Sindaco? Perché le Istituzioni civiche un tempo al servizio del cittadino oggi le sentiamo lontane e paurosamente ostili?
Sono certo che Lei non condivida tale visione del Comune di Siena (il suo programma elettorale nacque con l’ascolto dei cittadini !!) che ne dice se iniziassimo un confronto teso a distendere gli animi?
Pietro Staderini
forse sta cambiando la società e non me ne sono accorto se per parlare con il Comandante della Polizia Municipale o con un Assessore del Comune di Siena, un senese deve rivolgersi direttamente a Lei e agli organi di stampa per far sentire le proprie ragioni.
Tra l’altro, nei contatti telefonici che ho avuto, mi sono sempre presentato come membro del Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Cecco Angiolieri”, portatore, quindi, di istanze di diversi genitori.
Ringrazio, comunque, il Comando della Polizia Municipale che, dopo una settimana di insistenza, mi ha fissato un appuntamento (7 maggio con l’”incaricato alle multe”), e la Sua segreteria per aver fatto da tramite con l’omologa struttura dell’Assessore alla Polizia Municipale, D.ssa Bindi, dalla quale però, non ho ancora avuto riscontri.
Questo è il metodo nelle relazioni con il cittadino? Non crede che i ruoli con i quali ho cercato di prendere contatto abbiano un ”vincolo morale” nell’ascolto della cittadinanza e i suoi bisogni?
Sono sicuro che si tratti di “contrattempi” ma acuiscono però le criticità di quelle istanze di cui sopra e che occorre affrontare e risolvere affinché non si ripetano in futuro.
Cosa è accaduto? Così come nella maggior parte delle altre realtà, anche nei pressi dei cancelli della scuola elementare “B. Peruzzi”, in Viale Avignone, all’orario di ingresso e di uscita dalle lezioni, per un limitato lasso di tempo, si verifica il congestionamento del traffico e un uso improprio della sosta.
Proprio in questo particolare frangente, così, a caso, per due pomeriggi consecutivi all’orario d’uscita pomeridiano (16,30 ca), un Vigile urbano ha immortalato, con fotocamera, le targhe delle auto in “sosta vietata” di coloro che erano a prendere i propri figli a scuola (senza la presenza di un adulto alla porta, i bambini non vengono fatti uscire dalla scuola).
Nulla questio sulle infrazioni rilevate, ma mi domando se sia un metodo opportuno e rispettoso del senso dell’etica.
Era in uso da parte dei vigili urbani, una certa “attenzione/sensibilità”, prima di elevare contravvenzioni per divieti di sosta, ma oggi non è più così.
Perché questo inasprimento nei controlli della sosta? Perché i controlli a tappeto su Viale Cavour e Viale Mameli e contravvenzioni non solo alle auto ma anche ai motocicli in sosta sui marciapiedi? Forse tali comportamenti scaturiscono dai provvedimenti relativi all’istituzione della Aru Fuori Porta Camollia?
Cosa è successo signor Sindaco? Perché le Istituzioni civiche un tempo al servizio del cittadino oggi le sentiamo lontane e paurosamente ostili?
Sono certo che Lei non condivida tale visione del Comune di Siena (il suo programma elettorale nacque con l’ascolto dei cittadini !!) che ne dice se iniziassimo un confronto teso a distendere gli animi?
Pietro Staderini