MONTERONI D’ARBIA. Gentile redazione, non credo che l’opinione di un cittadino qualunque abbia un qualche esito, ciò nonostante vorrei intervenire ugualmente nel dibattito sul recupero dell’ex Area industriale di Isola d’Arbia.
L’offerta commerciale a Siena non è certo delle migliori. A fronte di un centro storico vocato al turismo, sono state realizzate in esterno zone commerciali disomogenee e poco funzionali che obbligano gli acquirenti a continui spostamenti in auto, sia da un punto all’altro della stessa area commerciale sia da un capo all’altro della città. Se si aggiunge la difficoltà di viabilità, la scarsità di parcheggi e la limitata offerta commerciale, non si può dire che il tutto sia favorevole ad un afflusso consistente di acquirenti.
Questo situazione è una conseguenza delle scelte della classe politica e imprenditoriale che si è succeduta negli anni alla guida della città. Una città che ha puntato molto più sulla conservazione e valorizzazione dell’esistente che non sulla produzione e sull’innovazione. Nel suo complesso il meccanismo, pur creando qualche squilibrio, ha portato ad un benessere diffuso del quale hanno usufruito diverse generazioni.
E’ indubbio che tale sistema si sia oggi inceppato, se non altro perché non sono più disponibili i flussi finanziari sui quali si basava. E’ anche presupponibile che non possa essere resuscitato e che sia indispensabile individuare nuove strategie per rilanciare l’economia e l’occupazione di tutta l’area senese.
Non mi ha stupito leggere, nella situazione di difficoltà attuale, l’opinione di chi oggi gestisce molto faticosamente un’attività produttiva e che non vede oppure non può indirizzarsi verso il nuovo. E’ comprensibile che difenda ciò che ha, anche se – alle volte – non abbracciare il nuovo può voler dire proseguire una parabola discendente. Ma ognuno decide come pensa sia più opportuno per sè.
Mi hanno stupito, invece, le dichiarazioni di personaggi pubblici, in primis quella del sindaco di Monteroni d’Arbia, sig. Berni, che credevo indirizzati verso il rinnovamento e che invece, di fronte alla porspettiva di recupero e sviluppo di un’area semiabbandonata e depressa come quella di Isola d’Arbia ( prospettiva per ora solamente affrontata dall’Amministrazione comunale di Siena) , si sono prematuramente schierati sul fronte del no.
Il sindaco, come me che vi abito, si renderà ben conto che la struttura commerciale di Monteroni d’Arbia è quella di un piccolo paese e che la gente, oggi, ha bisogno di ben di altro. Saprà certamente che per fare la maggior parte degli acquisti, non possibili alla Coop o negli altri negozi del territorio, gli abitanti di Monteroni si debbono recare a Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, Valdichiana o, quantomeno, a Siena. Cosa cambierebbe, in peggio per loro, se trovassero molto dell’occorrente già ad Isola d’Arbia?
Il sindaco saprà meglio di me che la situazione occupazionale nella Val d’Arbia non è tra le più floride e che al mattino decine e decine di persona debbono recarsi a Siena o in località ancora più lontane per svolgere la propria attività lavorativa: non sarebbe meglio per tutti, ma soprattutto per i giovani, se si creassero posti di lavoro ad Isola d’Arbia, distante solo qualche chilometro da Monteroni?
Il sindaco saprà anche che la valutazione immobiliare della zona Val d’Arbia, sia per gli affitti che per le comprevendite, è tra le più basse della provincia: non crede che uno sviluppo imprenditoriale ed occupazionale ad Isola d’Arbia ridarebbe fiato all’asfittico mercato immobiliare di Monteroni e potrebbe apportare un incremento di reddito per i proprietari e per lo stesso Comune?
Si dice che la burocrazia sia una delle cause che impediscono gli investimenti e la ripresa economica. Non ho capito quali siano i complessi studi che richiede il sindaco per un caso come questo che, fra l’altro, non coinvolge fattivamente l’Amministrazione comunale di Monteroni. Io, da semplice cittadino, di fronte ai molti ed indubbi vantaggi, vedo che c’è solo un grande problema e cioè quello della viabilità. Non si può pensare ad uno sviluppo della ex Area industriale di Isola d’Arbia senza adeguare la viabilità al suo previsto utilizzo e senza risolvere definitivamente il problema di tutto il tratto della Cassia interessato da anni dal progettato e non compiuto intervento viario. Un eventuale recupero di Isola d’Arbia potrebbe, però, essere un incentivo anche in tal senso. Non mi sembra che l’intervento del sindaco di Monteroni sia andato in questa direzione. Un’occasione sprecata?
Marco Barbarulli