Le associazioni delle donne chiedono che non si torni indietro
SIENA. Contrastare le diseguaglianze e la dilagante violenza di genere. Garantire i diritti civili fondamentali, sostenere le politiche dell’uguale rispetto e difendere le libertà delle persone. Questi sono i valori per cui ci vogliamo impegnare a partire dal riconoscimento della capacità di ognuno di scegliere il proprio progetto di vita, di scegliere chi essere.
Non si può fare retromarcia su diritti che abbiamo faticosamente conquistato e per cui migliaia di donne hanno combattuto. Le donne oggi in Italia possono decidere liberamente se interrompere la gravidanza ed esiste una legge la 194/78 che noi rivendichiamo e difendiamo.
Per chi non lo sapesse la Onlus Pro Vita considera famiglia solo quella fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna e organizza ogni anno la Marcia per la Vita che si pone come obiettivo quello di abrogare la legge 194 iniziando dal suo finanziamento pubblico.
Abbiamo contestato con forza il congresso di Verona, i vari Family Day ed ogni iniziativa di chi attacca i diritti fondamentali delle donne e le loro libertà, di chi vorrebbe cancellare le unioni civili, importante passo compiuto dal nostro Paese.
Siamo invece orgogliose che nel nostro territorio uomini e donne, i movimenti femminili e femministi abbiano garantito il rispetto dei diritti delle donne, costruito servizi in grado di attuare pienamente la legge 194 che ha consentito di sconfiggere aborto clandestino ed accrescere la prevenzione delle maternità indesiderate.
La libertà femminile non è tema negoziabile per nessuna democrazia moderna e tantomeno lo è per questa Regione e per questa Provincia.
Le Donne democratiche di Siena, Centro Mara Meoni, Archivio UDI, Amica Donna, Donna Amiata Valdorcia, Donna Chiama Donna, Donne Insieme Valdelsa, Dipartimento Pari Opportunità Cgil, Donne Spi Cgil di Siena e Arci Siena