SIENA. Il coordinatore provinciale della Federazione dei Cristiano Popolari Luigi Picchianti interviene sullo spettacolo che, prendendo spunto dalla mostra allestita al Santa Maria della Scala, è stato “offerto” ai senesi, ed esprime la contrarietà del Movimento a tale tipo di messaggio culturale.
Le critiche diffuse dei tanti confortano questo giudizio e ben poco valgono le prese di distanza degli organizzatori.
Non potevano non sapere o per lo meno non prevedere.
Parafrasando un famosissimo romanzo di Gabriel Garcia Marquez, non si può negare di come quella dell’incontro-dibattito avvenuto lunedì sera in Piazza Duomo, non fosse la cronaca di una “strage” annunciata.
Due personaggi, senz’altro elettici e creativi, l’uno Sgarbi, già sottosegretario, critico d’arte ed attualmente sindaco del comune trapanese di Salemi, l’altro Morgan (al secolo Marco Castaldi), musicista ed artista di grande qualità e genialità.
Due esponenti di una certa cultura dell’apparire nella quale noi ed i nostri elettori non ci riconosciamo, ma nella quale non si riconosce neppure la maggior parte dei senesi.
Potremmo citare gli spunti anti-clericali di Sgarbi, che forse quando ha realizzato di essere di fronte ad un Duomo, si è affrettato a portare le sue scuse.
Potremmo parlare del solito spreco di denaro pubblico,in nome di una certa cultura ma anche questa sarebbe una voce che grida nelle orecchie di chi è sordo al richiamo del giusto impiego di denaro. Siena e la sua provincia hanno bisogno di ben altro. Vuoi vedere che i risultati della prossima competizione elettorale daranno, nel loro complesso, segnali ben precisi in questo senso?
Luigi Picchianti – Coordinatore FdCP