VALDELSA. Il confronto avviato tra PRC e PdCI è stato in grado di far emergere non solo punti di vista comuni su questioni relative alle singole realtà comunali, ma anche obiettivi praticabili per una programmazione dell'area della Valdelsa senese. La sempre maggiore integrazione tra i servizi che si trovano nella nostra area pone la necessità di un maggiore coordinamento; in particolare PRC e PdCI avanzano dei progetti rilevanti quali, tra l'altro:
– un rinnovato sviluppo economico basato sulle energie rinnovabili, in virtù delle esperienze già avviate sui pannelli fotovoltaici, della ricchezza di biomasse, della presenza di un'area geotermica;
– la realizzazione di una filiera corta alimentare, che garantisca prodotti locali di maggiore qualità e a prezzi calmierati;
– uno sviluppo urbanistico condiviso, con la realizzazione di un nuovo Piano Regolatore valdelsano integrato;
– l'organizzazione di un sistema di trasporto urbano integrato lungo l'asse Colle – Poggibonsi – San Gimignano, che colleghi perciò in maniera efficiente l'area metropolitana costituita dai tre maggiori centri valdelsani.
Il documento completo con gli impegni presi dal PRC e dal PdCI è disponibile alla pagine web www.prcpoggibonsi.org nella sezione "Elezioni 2009" ed è riportato di seguito.
"La Valdelsa senese risulta l'ambito ottimale di elaborazione di una serie di politiche di integrazione e coordinamento territoriale. Le proposte che qui presentiamo rispondono anche a nuove esigenze di sviluppo da parte di quest'area, la quale può significativamente mettere a frutto le molteplici risorse a disposizione./
/Sono infatti oramai mature le condizioni per una più larga integrazione delle politiche
tra i Comuni della Valdelsa: il processo in atto (già avviato con Fondazione dei Territori Sociali Altavaldelsa FTSA, catasto, Fondazione culturale "Elsa") va assolutamente incoraggiato e sussiste da parte delle nostre forze politiche la chiara volontà di andare in questa direzione. Lo strumento principale di programmazione dovrà avvenire tramite l'incarico da attribuire ai tecnici dei vari Comuni per dar vita ad un Piano Regolatore unico, tale da armonizzare le politiche e lo sviluppo del nostro territorio, a dispetto dei confini amministrativi: di conseguenza si dovranno attivare politiche compensative nelle entrate dei comuni da oneri di urbanizzazione ed in forma di redistribuzione pro-capite per numero di abitanti tra i cinque comuni della Valdelsa senese. Difatti esiste già un sistema urbano integrato tra i maggiori centri valdelsani (Poggibonsi, Colle Val d'Elsa e San Gimignano), ma esso è gestito in maniera frammentata; del tutto spontaneamente il sistema delle 3 città funziona come un'area metropolitana, anche in base alla dislocazione dei servizi. La completa armonizzazione dei servizi deve prevedere in primo luogo anche un sistema di trasporti urbano unificato, sviluppato fondamentalmente sull'asse Pian dell'Olmino — Gracciano — Polo scolastico Colle — centro di Colle — svincolo di Maltraverso — Ospedale della Valdelsa — polo scolastico Poggibonsi — impianti sportivi Poggibonsi — centro di Poggibonsi (con stazione, mercati generali, collegamento all'area direzionale di Salceto ed altro scambio urbano-extraurbano) — nuova biblioteca — Via Pisana — Fosci — Pietrafitta — San Gimignano.
Andrà individuata l'intera area tra Calcinaia, Pian dei Peschi, Campostaggia e Maltraverso, già dotata di importanti servizi (su tutti Ospedale e Polo scolastico), come luogo di sviluppo di ulteriori servizi, come ad esempio un polo espositivo polivalente della Valdelsa, nonché come area d'intersezione della mobilità urbana ed extraurbana e scambio tra trasporto pubblico e privato, nonché collegamento alle piste ciclabili lungo l'Elsa (in prossimità di Maltraverso) e lungo lo Staggia (presso il parco urbano della Magione). Il nuovo sistema unico di trasporto pubblico deve prevedere anche un biglietto ed un prezzo unificati per gli utenti, garantendo fasce di esenzione per i redditi più bassi. Si propone di realizzare il sistema di trasporto con autobus ecologici e, una volta messe a punto le tratte e le fermate, va prevista la costruzione di una metropolitana leggera su rotaia. /
/Una politica condivisa della Valdelsa non può prescindere dalla sua idea di sviluppo
economico (agricoltura, industria, servizi), tale da affrontare degnamente la crisi. Lo
sviluppo deve partire dall'utilizzo e dalla produzione di energie rinnovabili (anche implementando i progetti previsti dal protocollo tra la Pramac ed i Comuni sul fotovoltaico). Una risorsa chiave sarà anche la geotermia, presente con fenomeni importanti nella parte alta del nostro territorio (Radicondoli) ed oggi sottoutilizzata, sia in quantità che in qualità, ma i cui esempi, ormai storici come le serre, dimostrano
il grande potenziale: il suo utilizzo può essere principalmente indirizzato perciò per il riscaldamento, non solo degli "ambienti chiusi", ma anche come vettore termico per i terreni agricoli. Tale sviluppo sostenibile incentiverà anche meccanismi di filiera alimentare corta, contribuendo alla vendita di prodotti locali a km 0: ciò dovrà essere accompagnato dall'organizzazione di mercati generali, da realizzarsi come primo polo commerciale con il recupero (e la sottrazione ai meccanismi di speculazione edilizia) dell'area ex-Egizia, nei pressi della stazione ferroviaria di Poggibonsi. Ovviamente la filiera corta (ed eventualmente l'organizzazione di gruppi di acquisto) porta enormi benefici in termini di risparmio per i cittadini, riduzione delle spese di trasporto e dei costi (economici ed ambientali), che tale meccanismo comporta. La cura delle aree forestali (la quale sarà da prendere in carico da parte dei nostri Comuni associati dopo che sarà arrivata alla scadenza la proroga che Radicondoli ha ottenuto ne "l'Unione dei comuni della val di Merse", come superamento delle Comunità montane), deve prevedere anche la crescita di una filiera sull'utilizzo energetico delle biomasse (della quale si inizia positivamente a parlare), ed in particolare delle "puliture" e dei cascami dei boschi. Sul lato economico-industriale va incoraggiata la filiera del riciclaggio dei rifiuti, sulla spinta dalla già determinata scadenza della raccolta differenziata porta a porta per i centri storici di Colle e Poggibonsi, esperienza che va rapidamente diffusa nella totalità dei centri abitati./
/Grazie all'avanzato processo d'integrazione dei servizi sociali attraverso la FTSA, si tratta di cogliere l'incombente scadenza della costituzione della Società della Salute, per ulteriormente rafforzare, estendendola, tale integrazione a tutti i servizi di base. Buona è l'occasione di integrare perciò anche la tariffazione dei servizi offerti fuori dalla FTSA come ad esempio quelli connessi alle attività scolastiche, unificandoli alle migliori condizioni offerte dai vari comuni (tariffe uguali e uguali esenzioni sulla base dell'indice ISEE)./
/Le sinergie derivanti da un utilizzo condiviso di un territorio sempre più integrato debbono prevedere anche una serie di interventi articolati, ma in un contesto organico, tesi a garantire una politica dell'abitare a tutti i cittadini con un costo, soprattutto di locazione, sensibilmente più basso di quello in corso. Si tratta di reperire nuove aree di proprietà pubbliche per consentire la costruzione di nuovi alloggi popolari, costruendo graduatorie di area, indipendentemente dalla residenza in ciascuno dei cinque comuni. Si tratta di far fare un passo decisivo in avanti alla generalizzazione dei "canoni concordati" relativi ai "Patti Territoriali" tra Sindacati degli inquilini e dei proprietari del 2004; a tal proposito si dovranno attivare politiche di sostegno e incentivazione, sia per mettere in campo le centinaia di appartamenti sfitti
ingiustificatamente, sia attraverso l'acquisto diretto degli alloggi sul mercato grazie ai contributi della Fondazione MPS, secondo il "piano casa", a tutt'oggi realizzato per circa un terzo./
/Una gestione condivisa dell'offerta turistica (con uffici turistici in capo ai Comuni e non più alle pro-loco), facendo perno sull'attrattività di San Gimignano, potrebbe portare vantaggi alle altre bellezze della zona, favorendo una permanenza prolungata dei visitatori. In seno a questo va organizzato un servizio di autobus turistici, che realizzino il "Valdelsa panoramic tour". La capacità attrattiva dell'area passa anche attraverso la creazione di un parco naturale-artistico lungo l'Elsa e l'ex Ferrovia Poggibonsi — Colle con l'inclusione dell'area archeologica di Poggio Imperiale, nonché
il risanamento delle "vergogne urbanistiche" di Casole d'Elsa./
/Una politica comune può essere assunta anche per l'illuminazione (maggiore potere
contrattuale, unitamente all'esigenza di installare nuovi impianti a risparmio energetico) e per lo sviluppo della rete internet./
– un rinnovato sviluppo economico basato sulle energie rinnovabili, in virtù delle esperienze già avviate sui pannelli fotovoltaici, della ricchezza di biomasse, della presenza di un'area geotermica;
– la realizzazione di una filiera corta alimentare, che garantisca prodotti locali di maggiore qualità e a prezzi calmierati;
– uno sviluppo urbanistico condiviso, con la realizzazione di un nuovo Piano Regolatore valdelsano integrato;
– l'organizzazione di un sistema di trasporto urbano integrato lungo l'asse Colle – Poggibonsi – San Gimignano, che colleghi perciò in maniera efficiente l'area metropolitana costituita dai tre maggiori centri valdelsani.
Il documento completo con gli impegni presi dal PRC e dal PdCI è disponibile alla pagine web www.prcpoggibonsi.org nella sezione "Elezioni 2009" ed è riportato di seguito.
"La Valdelsa senese risulta l'ambito ottimale di elaborazione di una serie di politiche di integrazione e coordinamento territoriale. Le proposte che qui presentiamo rispondono anche a nuove esigenze di sviluppo da parte di quest'area, la quale può significativamente mettere a frutto le molteplici risorse a disposizione./
/Sono infatti oramai mature le condizioni per una più larga integrazione delle politiche
tra i Comuni della Valdelsa: il processo in atto (già avviato con Fondazione dei Territori Sociali Altavaldelsa FTSA, catasto, Fondazione culturale "Elsa") va assolutamente incoraggiato e sussiste da parte delle nostre forze politiche la chiara volontà di andare in questa direzione. Lo strumento principale di programmazione dovrà avvenire tramite l'incarico da attribuire ai tecnici dei vari Comuni per dar vita ad un Piano Regolatore unico, tale da armonizzare le politiche e lo sviluppo del nostro territorio, a dispetto dei confini amministrativi: di conseguenza si dovranno attivare politiche compensative nelle entrate dei comuni da oneri di urbanizzazione ed in forma di redistribuzione pro-capite per numero di abitanti tra i cinque comuni della Valdelsa senese. Difatti esiste già un sistema urbano integrato tra i maggiori centri valdelsani (Poggibonsi, Colle Val d'Elsa e San Gimignano), ma esso è gestito in maniera frammentata; del tutto spontaneamente il sistema delle 3 città funziona come un'area metropolitana, anche in base alla dislocazione dei servizi. La completa armonizzazione dei servizi deve prevedere in primo luogo anche un sistema di trasporti urbano unificato, sviluppato fondamentalmente sull'asse Pian dell'Olmino — Gracciano — Polo scolastico Colle — centro di Colle — svincolo di Maltraverso — Ospedale della Valdelsa — polo scolastico Poggibonsi — impianti sportivi Poggibonsi — centro di Poggibonsi (con stazione, mercati generali, collegamento all'area direzionale di Salceto ed altro scambio urbano-extraurbano) — nuova biblioteca — Via Pisana — Fosci — Pietrafitta — San Gimignano.
Andrà individuata l'intera area tra Calcinaia, Pian dei Peschi, Campostaggia e Maltraverso, già dotata di importanti servizi (su tutti Ospedale e Polo scolastico), come luogo di sviluppo di ulteriori servizi, come ad esempio un polo espositivo polivalente della Valdelsa, nonché come area d'intersezione della mobilità urbana ed extraurbana e scambio tra trasporto pubblico e privato, nonché collegamento alle piste ciclabili lungo l'Elsa (in prossimità di Maltraverso) e lungo lo Staggia (presso il parco urbano della Magione). Il nuovo sistema unico di trasporto pubblico deve prevedere anche un biglietto ed un prezzo unificati per gli utenti, garantendo fasce di esenzione per i redditi più bassi. Si propone di realizzare il sistema di trasporto con autobus ecologici e, una volta messe a punto le tratte e le fermate, va prevista la costruzione di una metropolitana leggera su rotaia. /
/Una politica condivisa della Valdelsa non può prescindere dalla sua idea di sviluppo
economico (agricoltura, industria, servizi), tale da affrontare degnamente la crisi. Lo
sviluppo deve partire dall'utilizzo e dalla produzione di energie rinnovabili (anche implementando i progetti previsti dal protocollo tra la Pramac ed i Comuni sul fotovoltaico). Una risorsa chiave sarà anche la geotermia, presente con fenomeni importanti nella parte alta del nostro territorio (Radicondoli) ed oggi sottoutilizzata, sia in quantità che in qualità, ma i cui esempi, ormai storici come le serre, dimostrano
il grande potenziale: il suo utilizzo può essere principalmente indirizzato perciò per il riscaldamento, non solo degli "ambienti chiusi", ma anche come vettore termico per i terreni agricoli. Tale sviluppo sostenibile incentiverà anche meccanismi di filiera alimentare corta, contribuendo alla vendita di prodotti locali a km 0: ciò dovrà essere accompagnato dall'organizzazione di mercati generali, da realizzarsi come primo polo commerciale con il recupero (e la sottrazione ai meccanismi di speculazione edilizia) dell'area ex-Egizia, nei pressi della stazione ferroviaria di Poggibonsi. Ovviamente la filiera corta (ed eventualmente l'organizzazione di gruppi di acquisto) porta enormi benefici in termini di risparmio per i cittadini, riduzione delle spese di trasporto e dei costi (economici ed ambientali), che tale meccanismo comporta. La cura delle aree forestali (la quale sarà da prendere in carico da parte dei nostri Comuni associati dopo che sarà arrivata alla scadenza la proroga che Radicondoli ha ottenuto ne "l'Unione dei comuni della val di Merse", come superamento delle Comunità montane), deve prevedere anche la crescita di una filiera sull'utilizzo energetico delle biomasse (della quale si inizia positivamente a parlare), ed in particolare delle "puliture" e dei cascami dei boschi. Sul lato economico-industriale va incoraggiata la filiera del riciclaggio dei rifiuti, sulla spinta dalla già determinata scadenza della raccolta differenziata porta a porta per i centri storici di Colle e Poggibonsi, esperienza che va rapidamente diffusa nella totalità dei centri abitati./
/Grazie all'avanzato processo d'integrazione dei servizi sociali attraverso la FTSA, si tratta di cogliere l'incombente scadenza della costituzione della Società della Salute, per ulteriormente rafforzare, estendendola, tale integrazione a tutti i servizi di base. Buona è l'occasione di integrare perciò anche la tariffazione dei servizi offerti fuori dalla FTSA come ad esempio quelli connessi alle attività scolastiche, unificandoli alle migliori condizioni offerte dai vari comuni (tariffe uguali e uguali esenzioni sulla base dell'indice ISEE)./
/Le sinergie derivanti da un utilizzo condiviso di un territorio sempre più integrato debbono prevedere anche una serie di interventi articolati, ma in un contesto organico, tesi a garantire una politica dell'abitare a tutti i cittadini con un costo, soprattutto di locazione, sensibilmente più basso di quello in corso. Si tratta di reperire nuove aree di proprietà pubbliche per consentire la costruzione di nuovi alloggi popolari, costruendo graduatorie di area, indipendentemente dalla residenza in ciascuno dei cinque comuni. Si tratta di far fare un passo decisivo in avanti alla generalizzazione dei "canoni concordati" relativi ai "Patti Territoriali" tra Sindacati degli inquilini e dei proprietari del 2004; a tal proposito si dovranno attivare politiche di sostegno e incentivazione, sia per mettere in campo le centinaia di appartamenti sfitti
ingiustificatamente, sia attraverso l'acquisto diretto degli alloggi sul mercato grazie ai contributi della Fondazione MPS, secondo il "piano casa", a tutt'oggi realizzato per circa un terzo./
/Una gestione condivisa dell'offerta turistica (con uffici turistici in capo ai Comuni e non più alle pro-loco), facendo perno sull'attrattività di San Gimignano, potrebbe portare vantaggi alle altre bellezze della zona, favorendo una permanenza prolungata dei visitatori. In seno a questo va organizzato un servizio di autobus turistici, che realizzino il "Valdelsa panoramic tour". La capacità attrattiva dell'area passa anche attraverso la creazione di un parco naturale-artistico lungo l'Elsa e l'ex Ferrovia Poggibonsi — Colle con l'inclusione dell'area archeologica di Poggio Imperiale, nonché
il risanamento delle "vergogne urbanistiche" di Casole d'Elsa./
/Una politica comune può essere assunta anche per l'illuminazione (maggiore potere
contrattuale, unitamente all'esigenza di installare nuovi impianti a risparmio energetico) e per lo sviluppo della rete internet./