Mps: la solitudine nella lotta per il posto di lavoro
SIENA. Da Giorgio Di Crescenzio del Servizio Incassi e Pagamenti – Settore Portafoglio Italia, C/C e Depositi di Banca Monte dei Paschi riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al responsabile delle Risorse umane Mps, al responsabile delle Risorse Umane AACA, alla direzione legale, alla Fabi, alla Fiba Cisl, alla Uilca e all’Ugl.
In relazione alla comunicazione in oggetto, ricevuta ad aprile 2013 a mezzo raccomandata A/R presso il mio indirizzo di residenza, preciso di ritenere g1i accordi sindacali del 1 febbraio 2013 e del 19 dicembre 2012, ai quali si fa riferimento, privi, nella loro applicazione, di fondamento giuridico e costituzionale; non rappresentativi della mia volontà di lavoratore, sottoscritti in spregio alla diffida a firmare recapitata per raccomandata A/R i1 15 dicembre 2012 alle segreterie nazionali ed agli organi di coordinamento di tutte le OOSS arnmesse al tavolo delle trattative; lesivi dei miei diritti e della possibilità di esplicare, con dignità, i miei doveri.
Al riguardo, con sentenza n. 12722 del 23.05.2013 la Cassazione ha negate efficacia erga omnes agli accordi transattivi stipulati tra azienda e sindacato in caso di esplicito dissenso dei lavoratori.
Pesto che i0 il mio dissenso 1’ho manifestato più: che tempestivamente, Vi invito a rivedere il provvedimento da Voi adottato. Impugno e contesto altresì la qualificazione della DAACA come attivitél economica organizzata, preesistente ed avente una autonomia funzionale e, come tale, idonea a divenire, essa 0 parti di essa, oggetto di cessione; nonché 1a mia ricomprensione nella DAACA stessa al solo fine di attuare l’annunciata esternalizzazione del back office, estemalizzazione peraltro propagandata come unica soluzione per evitare i licenziamenti.
Cordiali Saluti.
Giorgio Di Crescenzio”