SIENA. Vorrei chiarire alcuni punti in merito alla sospensione cautelativa dell'uso dell'acqua a scopo potabile che si è verificata a Siena, sui tempi e sulle motivazioni che hanno portato all'emissione dell'ordinanza.
La comunicazione della Ausl 7 in merito alla presenza di enterococchi in un campione prelevato in uscita dal serbatoio di Vico Alto è giunta, via telefax, in Comune alle ore 12,01 di giovedì (30 aprile).
Il prelievo si riferiva al 28 aprile perché la coltura batterica che serve per l'analisi del campione deve durare dalle 40 alle 48 ore.
Nella comunicazione della Ausl 7 si proponeva al sindaco di emettere una ordinanza per vietare l'uso dell'acqua a scopo potabile.
Trattandosi di una "proposta" l'amministrazione comunale ha cercato subito di capire, al di là del dato tecnico riscontrato dalla Ausl 7, l'entità del problema, la sua pericolosità e che tipo di soluzione adottare.
Fin dalle prime consultazioni abbiamo capito che ci trovavamo in presenza di un caso borderline e cioè un caso al limite fra decidere di emettere un'ordinanza di sospensione oppure no. Questo in virtù della scarsa pericolosità del problema nei confronti della cittadinanza e delle rassicurazioni dei tecnici dell'Acquedotto del Fiora supportate dai loro campionamenti alle fontanelle pubbliche sul cloro residuo (che attestavano una copertura tale da scongiurare la presenza batterica) e dal fatto che comunque nel giro di poche ore sarebbe stato ripristinano l'impianto di potabilizzazione principale.
Avevamo anche ben presente che la festività del primo maggio avrebbe aumentato i disagi sia per i cittadini sia per lo svolgimento delle analisi, anche per questo la decisione di emettere o no l'ordinanza è stata oggetto di maggiore ponderazione.
Dopo aver fatto queste verifiche, intorno alle 15, ho convocato una riunione nel mio ufficio con i tecnici del Comune e dell'Acquedotto del Fiora per l'ultima verifica incrociata con tutti i dati in nostro possesso, avendo già avuto la disponibilità della Ausl 7 a fare un nuovo campionamento nel pomeriggio ed avere così nuovi risultati per la giornata di sabato. Una disponibilità fondamentale per ridurre i disagi alla cittadinanza, in caso fossimo giunti all'emissione dell'ordinanza, al minimo tecnico necessario per le analisi.
Al termine di questa riunione, durata circa un'ora, dopo aver soppesato i pro e i contro, abbiamo verificato che non esistevano le condizioni per evitare di emettere l'ordinanza, nonostante molti dati ufficiosi facessero pensare di essere in presenza di un problema che era stato momentaneo e già superato.
Per questo, nell'esclusivo interesse della salute dei cittadini e sapendo che con molte probabilità saremmo stati in grado di ritirarla sabato 2 maggio, è stata emessa l'ordinanza che, come scritto nel comunicato inviato alle 17,04, era soltanto a scopo cautelativo.
Abbiamo impiegato 5 ore in tutto per ricevere la comunicazione, prendere visione del problema, acquisire le informazioni necessarie, trovare l'accordo con l'Ausl per avere subito nuove analisi, convocare i tecnici, fare una riunione per incrociare i dati, redigere, protocollare l'ordinanza, scrivere ed inviare il comunicato stampa. Sempre alle 17 circa la Ausl 7 ha effettuato il nuovo campionamento che ci ha consentito di tornare alla normalità nel giro di 48 ore (il tempo tecnico minimo).
Subito dopo l'emissione dell'ordinanza il centralino della Polizia Municipale è stato avvisato in via precauzionale per rispondere alle richieste di informazioni. Il Comando ha avvisato anche tutti gli operatori esterni nonché altri uffici della Polizia Municipale, in modo tale da renderli consapevoli e poter disporre di un numero maggiore di operatori con cui rispondere. Sempre nel pomeriggio di giovedì è stato raddoppiato il servizio di centralino presso la Centrale, anche durante il servizio serale, fino alle due della notte, proprio per essere più efficienti. Venerdì e sabato la Centrale Operativa dei Vigili è stata ed è attiva dalla 7 alle 2 di notte.
A Palazzo Comunale il centralino è rimasto sempre attivo con addetti disponibili a dare informazioni.
Sempre giovedì sono state avvertite tutte le autorità del territorio e per maggiore sicurezza, non essendo competenza dell'amministrazione comunale, anche i sindaci dei comuni limitrofi interessati.
Maurizio Cenni
Sindaco di Siena