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SIENA. La nota stampa di Cortonesi, pubblicata a seguito dell’adozione in Consiglio Comunale del Regolamento Urbanistico, segna in maniera ufficiale l’inizio della campagna elettorale del PD, che si caratterizza, fin da subito, come una presa di distanza dalla Giunta Cenni.
Nella nota stampa, a parte le dichiarazioni di circostanza di coesione della maggioranza intorno a Cenni e la sua Giunta, ci sono dei passaggi che chiariscono come la campagna elettorale sarà caratterizzata da una discontinuità sempre più marcata rispetto l’attuale amministrazione.
Quando Cortonesi afferma “Adesso si apre una fase di confronto nel corso della quale saremo pronti ad ascoltare i cittadini, le associazioni di categoria, le imprese.”, di fatto scarica la Giunta Cenni, perché i ruoli in Comune sono chiari e distinti, ovvero il Sindaco e la Giunta hanno il ruolo di gestione, mentre il consiglio (maggioranza od opposizione non fa differenza) ha quello di controllo.
Aprire la fase di confronto di cui scrive Cortonesi significa aprire ex post una contrattazione urbanistica che costituisce un vero e proprio mercato delle vacche.
Con l’inganno, nei confronti di tutti i cittadini, costituito dal fatto che il regolamento urbanistico è di fatto immodificabile se non per dettagli ed in forma singola (cioè su richiesta del singolo cittadino).
Se così non fosse il piano andrebbe ripubblicato oppure, una volta approvato, sottoposto a varianti.
Non è normale che sia la maggioranza a mettere in discussione il RU, dapprima con un ordine del giorno che impegna il sindaco con un dispositivo contenente ben nove prescrizioni di modifica e poi con un comunicato stampa che, nel mentre ne decanta i vantaggi, prende le distanze dallo stesso regolamento adottato.
Le lacerazioni della maggioranza sono per altro evidenziate dal deferimento in commissione disciplinare dei tecnici della direzione urbanistica del comune causa il ritardo nella presentazione di un allegato, nel mentre l’ordine del giorno approvato dai gruppi di maggioranza denuncia la mancanza del piano della mobilità e della sosta nonché del piano del commercio.
Tale mancanza, tra l’altro, era già stata per tempo denunziata dall’opposizione come errore non recuperabile in un secondo tempo.
Insomma, mentre l’assessore Minuti cerca di addossare le proprie responsabilità ai tecnici, i gruppi di maggioranza approvano un documento che costituisce un vero e proprio atto di censura politica nei confronti della Giunta Cenni ed in particolare dell’assessore Minuti che non ha saputo trasmettere ai tecnici richieste e appetiti della maggioranza.
Sta di fatto che se le prescrizioni dell’OGD, con cui i gruppi di maggioranza impegnano il sindaco, saranno recepite nel RU, il testo approvato non avrà più valore e dovrà tornare in consiglio per una nuova adozione.
Il Segretario Generale, da noi interpellato in aula su questo punto, è stato chiarissimo affermando che il testo, se modificato significativamente, dovrà tornare in aula.
E se il testo, tra due o tre mesi, dovrà tornare in aula per una nuova adozione, poi, tra pubblicazione, osservazioni etc, non ci saranno più i tempi tecnici per l’approvazione entro la fine del mandato di Cenni nel 2011.
Questo la maggioranza lo sa benissimo e quindi o parla e scrive tanto per dire qualcosa oppure dichiara la propria volontà di fare campagna elettorale con l'urbanistica e gioca a fare saltare il RU, addossandone la responsabilità a Cenni di modo che il “nuovo candidato”, possa evidenziare la propria discontinuità dagli errori di Cenni e presentarsi come il salvatore della patria.
Massimo Bandini e Agostino Milani
Nella nota stampa, a parte le dichiarazioni di circostanza di coesione della maggioranza intorno a Cenni e la sua Giunta, ci sono dei passaggi che chiariscono come la campagna elettorale sarà caratterizzata da una discontinuità sempre più marcata rispetto l’attuale amministrazione.
Quando Cortonesi afferma “Adesso si apre una fase di confronto nel corso della quale saremo pronti ad ascoltare i cittadini, le associazioni di categoria, le imprese.”, di fatto scarica la Giunta Cenni, perché i ruoli in Comune sono chiari e distinti, ovvero il Sindaco e la Giunta hanno il ruolo di gestione, mentre il consiglio (maggioranza od opposizione non fa differenza) ha quello di controllo.
Aprire la fase di confronto di cui scrive Cortonesi significa aprire ex post una contrattazione urbanistica che costituisce un vero e proprio mercato delle vacche.
Con l’inganno, nei confronti di tutti i cittadini, costituito dal fatto che il regolamento urbanistico è di fatto immodificabile se non per dettagli ed in forma singola (cioè su richiesta del singolo cittadino).
Se così non fosse il piano andrebbe ripubblicato oppure, una volta approvato, sottoposto a varianti.
Non è normale che sia la maggioranza a mettere in discussione il RU, dapprima con un ordine del giorno che impegna il sindaco con un dispositivo contenente ben nove prescrizioni di modifica e poi con un comunicato stampa che, nel mentre ne decanta i vantaggi, prende le distanze dallo stesso regolamento adottato.
Le lacerazioni della maggioranza sono per altro evidenziate dal deferimento in commissione disciplinare dei tecnici della direzione urbanistica del comune causa il ritardo nella presentazione di un allegato, nel mentre l’ordine del giorno approvato dai gruppi di maggioranza denuncia la mancanza del piano della mobilità e della sosta nonché del piano del commercio.
Tale mancanza, tra l’altro, era già stata per tempo denunziata dall’opposizione come errore non recuperabile in un secondo tempo.
Insomma, mentre l’assessore Minuti cerca di addossare le proprie responsabilità ai tecnici, i gruppi di maggioranza approvano un documento che costituisce un vero e proprio atto di censura politica nei confronti della Giunta Cenni ed in particolare dell’assessore Minuti che non ha saputo trasmettere ai tecnici richieste e appetiti della maggioranza.
Sta di fatto che se le prescrizioni dell’OGD, con cui i gruppi di maggioranza impegnano il sindaco, saranno recepite nel RU, il testo approvato non avrà più valore e dovrà tornare in consiglio per una nuova adozione.
Il Segretario Generale, da noi interpellato in aula su questo punto, è stato chiarissimo affermando che il testo, se modificato significativamente, dovrà tornare in aula.
E se il testo, tra due o tre mesi, dovrà tornare in aula per una nuova adozione, poi, tra pubblicazione, osservazioni etc, non ci saranno più i tempi tecnici per l’approvazione entro la fine del mandato di Cenni nel 2011.
Questo la maggioranza lo sa benissimo e quindi o parla e scrive tanto per dire qualcosa oppure dichiara la propria volontà di fare campagna elettorale con l'urbanistica e gioca a fare saltare il RU, addossandone la responsabilità a Cenni di modo che il “nuovo candidato”, possa evidenziare la propria discontinuità dagli errori di Cenni e presentarsi come il salvatore della patria.
Massimo Bandini e Agostino Milani