Un cittadino che la pensa – o meglio che, non sapendo e non volendo sapere, non pensa – in questo modo, non di rado non esita a dichiararsi democratico e pacifista, indifferente al particolare che tutto quello che fa è semmai, alla resa dei conti, contro la democrazia e la pace. Oggi infatti, lo vediamo, in tempi di crisi economica globale, grazie a questo modo di procedere cieco e disumano, non democratico e non partecipato, le distanze tra ricchi e poveri si stanno accentuando: il numero dei poveri cresce vertiginosamente, calano le riserve di risorse primarie, già si parla di un futuro di guerre combattute per il controllo dell’acqua, si moltiplicano i segnali di ribellione, ogni cosa sembra precipitare verso un degrado irreversibile.
In questo scenario, è atto etico e culturale necessario operare scelte che contrastino quest’avanzare della barbarie egoista e autodistruttiva. Ma nel far questo, nel prendere posizione per una vera scelta consapevole in difesa dei diritti umani, della pace, dello sfruttamento equo e solidale delle risorse, del territorio e della sua cultura (e dunque anche del suo paesaggio), non dobbiamo essere egoisti, non dobbiamo limitarci a pensare al mondo che lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti: pensiamo anche ai figli e nipoti di coloro che stanno lavorando a dilapidare la terra e le sue risorse, negando ogni reale profondo valore di umanità e di pace, di qualità della vita – nostra e altrui. Sì, aiutaci ad aiutarli, vota Verdi.
Gioachino Chiarini
Ex Preside della Facoltà di Lettere Gioachino Chiarini
Professore Ordinario di Letteratura italiana e Storia del teatro classico
nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Siena
Delegato alla Promozione e Organizzazione eventi culturali
candidato al Consiglio Provinciale per la lista VERDI collegio Castelnuovo
Berardenga