Tutela dei lavoratori, strategia di uscita dalla crisi, legame con il territorio dovrebbero essere i punti di riferimento delle scelte aziendali
Riceviamo e pubblichiamo dal coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.
SIENA. Il Coordinamento Provinciale di Sinistra Ecologia Libertà con Vendola di Siena esprime preoccupazione per lo stato di deterioramento dei rapporti sindacali tra la direzione e i lavoratori della Banca Mps. Nella fase difficile che stiamo attraversando occorre anteporre il dialogo ed il confronto alle decisioni, orientandole sempre a criteri di equità.
Ribadiamo la nostra vicinanza ai lavoratori ed in particolare a coloro i quali saranno esposti a procedure di esternalizzazione: è necessario tutelare, anche per il bene della città, i livelli di garanzia acquisiti e non esporre loro ad operazioni che nel giro di pochi anni ne mutino contrattualità e livello salariale.
Pure in un contesto di generale ridimensionamento è necessario individuare una strategia di uscita dalla crisi del MPS, che valorizzi alcune eccellenze e guardi al futuro della banca: ci aspettiamo scelte coerenti con queste riflessioni e un’attenzione forte al controllo di asset strategici che costituiscono una possibile risposta alle difficoltà e non un costo da esternalizzare o cedere.
Accanto a questo aspetto deve rimanere prioritaria l’attenzione al legame con il territorio (messo in discussione dalla modifica del modello di business) al fine di salvaguardare il credito alle PMI e conseguentemente il livello occupazionale della nostra realtà.
Appare chiaro, infine, che sia necessaria la più totale trasparenza dei processi riguardanti il futuro assetto proprietario, così come gli indirizzi di vendita degli asset in dismissione: a tal fine ci auspichiamo una discussione pubblica che superi l’attuale aleatorietà e coinvolga la realtà provinciale ed i suoi organismi. La valutazione sull’attuale direzione del MPS dovrà, da qui in avanti, partire da una rigorosa verifica sul modo in cui la Banca terrà conto delle problematiche del territorio e su come verranno affrontate le tematiche che interessano la struttura interna ed in particolare i diritti dei lavoratori. In questo quadro è urgente, inoltre, il rinnovamento della Fondazione al fine di avere organismi capaci di garantire un controllo effettivo della comunità sulle scelte della banca.
Il giudizio storico sull’operato di coloro i quali hanno diretto la principale azienda della Toscana negli ultimi anni – il presidente, il direttore generale, un management spesso non all’altezza del compito – pare ai nostri occhi ormai chiaro: dobbiamo andare avanti con il rinnovamento totale; cambiare e allo stesso tempo analizzare criticamente il passato, capire dove e perché sono stati commessi degli errori, per non ripeterli mai più in futuro.
Coordinamento Provinciale Sinistra Ecologia e Libertà