Lettera aperta a cittadini e istituzioni
SIENA. Nella giornata dedicata alla Festa internazionale della Musica e dell’Arcobaleno, prevista per Sabato 21, ci saremmo aspettati che tutta la città di Siena risuonasse di tante melodie, di canzoni e di allegria. Purtroppo dobbiamo invece constatare una forte nota stonata, un’intera ora di questa particolare serata dedicata al silenzio delle “Sentinelle in Piedi”, giunte per la seconda volta in meno di un mese a Siena per le loro veglie, caratterizzate da un assordante silenzio che non lascia spazio a nessun tipo di confronto.
Attraverso questo loro silenzio, si legge nel loro sito, viene espressa la volontà di vigilare su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera, denunciando quelle occasioni in cui si distrugga l’uomo e la civiltà. Nei fatti, la loro veglia silenziosa esprime il dissenso per quelle forme di tutela che la legge Scalfarotto contro l’Omofobia tenta di istituire. Il ragionamento fondamentale alla base di questo loro agire ricade nella paura di vedere costretta e violata, attraverso l’applicazione di questa legge, la propria libertà d’opinione ed espressione.
La domanda che ci poniamo è semplice e le considerazioni che ne nascono sono chiare e dirette: se la libertà d’opinione è quella di continuare ad esprimere la propria contrarietà alle forme di tutela delle persone omosessuali e al misconoscimento delle loro relazioni affettive, vuol dire che questo gruppo di persone manifesta per promuove idee discriminatorie che direttamente si pongono in contrasto con l’articolo 3 della Costituzione Italiana che ci vede tutti uguali e con pari dignità, senza distinzioni di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ questo dunque il tipo di manifestazione che, già per la seconda volta, viene autorizzato nella nostra città? Ci chiediamo quanto ancora dovrà essere chiarito il reale scopo di queste manifestazioni prima che si arrivi ad impedirle, non per una privazione della libertà di opinione, ma per una chiara violazione dei principi democratici che sono alla base del nostro statuto?
Nel giorno della Festa della Musica, in cui è stata vietata ogni altra iniziativa in tutta la città, in particolare quelle di natura politica, siamo ancora più scossi nell’apprendere di questa manifestazione e con questa lettera aperta, vogliamo esprimere la nostra più totale deplorazione, ritenendo tale strumentale concomitanza un’offesa alla nostra collettività tutta e una provocazione volta a turbare la coesione sociale, un metodo poco elegante e scorretto per esporre le proprie opinioni, che riteniamo senza ombra di dubbio discriminatorie e superate.
L’impegno civile, il rispetto per ogni idea, anche la più lontana dalla nostra, le regole di convivenza sono la nostra ispirazione e vorremmo che lo stesso rispetto che mostriamo a tutti ci fosse da tutti riconosciuto, evitando furberie e scorciatoie, che travestono, sotto l’ampia tesa della libertà di pensiero e di opinione, iniziative politiche – i cui mandanti non sono difficili da scoprire – mirate alla manifestazione non per qualcosa ma contro qualcuno, iniziative che fanno solo male a questa città, al suo coeso tessuto sociale. Siena Capitale della cultura è una sfida che possiamo vincere, lottando perché la cultura di cui si parla sia anche e soprattutto quella dei diritti, del riconoscimento e la valorizzazione delle diversità, dei diritti civili e sociali.
Per questi motivi ci appelliamo a tutti i cittadini e le cittadine di Siena affinché prendano coscienza della gravità del fenomeno e, quando sabato saranno obbligate al silenzio passando nella centralissima piazza Tolomei (il silenzio sarà d’obbligo, altrimenti si rischia di essere denunciati per interruzione di manifestazione autorizzata) di provare ad aprire un dialogo con chi si nega a qualsiasi forma di confronto. Alle Istituzioni chiediamo una forte presa di posizione, soprattutto a seguito di tutte le parole spese e gli impegni presi a favore della lotta contro qualsiasi forma di discriminazione. Infine, alla politica, chiediamo di agire, con sempre più impulso, per far capire, come già fatto in passato e con l’adeguata chiarezza, il vero messaggio celato dalle Sentinelle e di agire per fare in modo che sia interrotta questa serie di manifestazioni di una piccolissima minoranza in spazi cittadini di così ampia visibilità.
Chi tace acconsente all’Omofobia!
Movimento Pansessuale
Comitato Territoriale Arcigay Siena