Una risposta ai "commentatoti"
SIENA. Nell’ambiente cittadino e oltre, mi vengono costantemente riconosciuti, da amici e avversari, correttezza e pulizia morale, viene rispettata la mia ispirazione cristiana e democratica impegnata nel servizio politico e amministrativo; è apprezzata la mia passione politica che potrò dismettere solo quando lo vorrà il Padreterno. Tutto questo con buona pace dei soliti quattro gatti astio-cattivi che non tralasciano occasione per insultarmi e che, ormai, si riconoscono da lontano per li consueto ritornello. Sono evidentemente a corto di argomenti. E, una sola volta, chiedo ospitalità per rinfrescare loro la memoria. Questi biliosi eroi dello sfascio non li ho mai veduti a lottare contro la trasformazione del Monte in SpA: io c’ero, in piazza e nel Consiglio Comunale. Non li ho mai visti quando condannavo in assemblea MPS l’acquisto della banca 121, madre di tutti i guai, né quando ho lottato per i più anziani pensionati esattoriali mps discriminati. Come tutti, ho appreso dell’acquisto di Antonveneta a cose fatte e, come tutti ininfluente, ho confidato nel sicuro ‘passo dell’Alpino’ del Monte e, quindi, ho sperato in un graduale rientro della salatissima operazione. Dovevo forse sbecerare di continuo mentre peroravo, in ogni assemblea, la causa sacrosanta dei pensionati (pochi in Siena, molti in Italia) che rappresento per solidarietà, gratuitamente e senza alcun rimborso spese. I 4 commentatori/detrattori permanenti domandino a loro chi sono io.
In Consiglio comunale sono stato sempre in minoranza fino a quando La Margherita – Aprile 2004 – entrando in maggioranza, mi ha voluto in Giunta. Le scelte politiche di programmi e persone par la Fondazione e,da qui, per la Banca sono del 2001. Come Assessore per i Servizi a Rete, non mi sono mai occupato di Monte ed in Consiglio non avevo più il voto deliberativo. Del resto il Consiglio poteva e può esprimere il Suo parere, non può richiamarsi a vincoli di mandato. In Giunta, del Monte si parlava semmai a posteriori, sulle notizie e sulla cronaca. Nulla si è mai deliberato di indirizzi alla Fondazione, tantomeno alla Banca. Io ho lavorato sodo, fino alle ore piccole, lo sanno tutti. Mi vanto di avere realizzato, con l’appoggio di Sindaco e Giunta, importanti opere pubbliche. Ricordo a braccio: la nuova illuminazione del centro storico, il raddoppio del serbatoio di Montarioso per la sicurezza idrica di Siena, il nuovo depuratore di Pontattressa, metanodotto nella periferia, piano antinquinamento elettromagnetico, fontanelli pubblici d’acqua gasata e non in quattro zone della città. L’elenco potrebbe continuare. Del mio essere stato amministratore di Siena sono orgoglioso e me ne vanto e, prendano atto gli astiosi che non ho nulla di cui vergognarmi. Li guardo con umana compassione per la loro ricorrente cattiveria.
Pier Paolo Fiorenzani