Necessarie misure forti per prevenire l'usura
POGGIBONSI. Come se non bastasse un debito pubblico che ha raggiunto vette inimmaginabili ora preoccupa l’ indebitamento delle famiglie italiane. “Può essere un problema pesante” , ha affermato di recente il direttore generale della Banca d’ Italia Saccomanni. Un parere autorevole ma anche un po’ tardivo per la verità, visto che come gruppo IDV avevamo già segnalato anche a livello locale come il tema dell’indebitamento dovesse essere inserito tra le priorità dell’ agenda socio-economica sia del Governo che delle stesse Amministrazioni Locali, inserendolo all’ ordine del giorno di una apposita Commissione Consiliare. In quell’occasione, era il maggio 2010, gli operatori del Centro Antiusura e Microcredito evidenziarono, nella loro relazione, un continuo aumento delle richieste di intervento da parte di cittadini, famiglie e piccoli imprenditori in gravi difficoltà finanziarie. A distanza di circa un anno e mezzo da quell’ incontro la situazione nella nostra zona risulta evidentemente peggiorata in linea con l’ aggravarsi della situazione economica del Paese. In un momento in cui le banche non fanno più credito a nessuno e la liquidità è come l’ acqua nel deserto molte famiglie rischiano seriamente l’ insolvenza per l’ incapacità di far fronte agli impegni assunti sotto forma di mutui, prestiti, finanziamenti, etc. Debiti fatti in altri tempi, quando magari in famiglia si lavorava in due o in tre e si poteva contrarre un mutuo per acquistare la casa al figlio, ottenere un prestito rinnovare l’ arredamento e rifare il bagno, cambiare la vecchia auto.
Tuttavia le cause dell’ indebitamento sono varie: non possiamo certo disconoscere che spesso si sono fatti o si fanno debiti per fare un viaggio o una vacanza, per comprare l’ ultimo modello di cellulare o il televisore ad altissima definizione, per giocare a poker on-line o alle varie lotterie ed estrazioni ed anche, purtroppo, per altre attività non propriamente etiche. Degenerazioni di un modello di consumo irresponsabile che ha fatto credere che tutti potessero comprare tutto e che bastasse avere una carta di credito revolving per soddisfare ogni desiderio. La realtà è ben diversa e lo testimoniano l’ aumento dei casi di usura ed un radicamento del fenomeno riciclaggio anche nella nostra Regione. Dati ed indici economico-finanziari (fallimenti, protesti bancari, pignoramenti, etc.) evidenziano come le provincie di Pistoia, Livorno, Prato e Versilia siano a forte rischio usura ma anche le altre provincie toscane non hanno di che stare allegre. Proliferano tra l’ altro società specializzate nella rinegoziazione dei debiti delle famiglie che promettono forti riduzioni e pagamenti a stralcio di posizioni debitorie consolidate (dietro pagamento di una bella notula s’ intende) e sul cui esito positivo non possiamo che esprimere i nostri dubbi. Come gruppo IDV riteniamo che in una situazione da tutti riconosciuta come eccezionale occorra prendere iniziative a carattere straordinario al fine di evitare il default di tanti cittadini, imprenditori e famiglie che innescherebbe un effetto a catena con conseguenze disastrose in termini di coesione sociale, ecco perché riteniamo necessaria una moratoria sui debiti che diverranno comunque inesigibili senza una ripresa dell’ economia che possa assicurare un lavoro a coloro che non ce l’ hanno oppure lo hanno perso.
Ci appelliamo per questo direttamente allo stesso presidente Monti, tramite i nostri parlamentari, affinché metta in atto, in concerto con il sistema bancario, tutti i provvedimento necessari ad evitare l’ insolvenza delle famiglie.
Come gruppo IDV Valdelsa invitiamo inoltre la Fondazione Toscana per la Prevenzione dell’ Usura, il Microcredito di Solidarietà, i Consorzi e le Cooperative di Garanzia a sostenere concretamente i cittadini e le famiglie che siano indebitate per reali e motivate esigenze prolungando ad esempio i tempi di rientro dei prestiti concessi.
Gruppo Consiliare IDV